Lavoro

"Porteremo Geofor davanti al giudice"

Il sindacato Usb denuncia l'utilizzo "improprio" di alcuni lavoratori trasferiti al lavaggio dei mezzi. Stamani lo sciopero davanti allo stabilimento

La protesta di Usb davanti allo stabilimento Geofor

Chiuso per sciopero. Sembra la strana combinazione fra un avviso alla clientela e un segno di protesta contro un'azienda. In effetti, è entrambe le cose: la scritta spicca sui manifesti esposti dagli impiegati di Geofor che questa mattina hanno aderito alla manifestazione indetta da Usb, l'Unione sindacale di Base, sul piede di guerra per alcune recenti ricollocamenti.

Il cuore della polemica è lo spostamento di tre lavoratori dal servizio portineria al lavaggio automezzi. Una mansione non idonea, secondo i rappresentati di Usb. Due dei tre lavoratori, infatti, avrebbero difficoltà fisiche: protesi al ginocchio e a un'anca che li non li metterebbe in condizione di svolgere in sicurezza il loro dovere.

Ma a far infuriare i lavoratori di Usb è anche la manza di dialogo: "Non c'è margine di trattativa - ha dichiarato Tommaso Di Lalla, della Rsu interna. - Ci chiedono di portare dei punti, ne accettano mezzo e poi fanno come vogliono e ci ritroviamo con decisioni già prese. Non rispettano il contratto di lavoro, abbiamo un contratto da 38 ore settimanali, ma siamo soggetti a straordinari a sorpresa, allo scopo di terminare giri di raccolta sovrastimati".

"Sono fatti dei trasferimenti senza rispettare le procedure del contratto - prosegue il sindacalista. - Tre persone con difficoltà fisiche sono state messe a fare dei lavori non idonei: si tratta di persone con protesi e limitazioni gravi, spostate dalle portinerie al lavaggi dei mezzi".

Il ricollocamento in questione rientra in una più generale riorganizzazione del personale voluta da Geofor: "In portineria ora ci sono delle guardie collocate con appalto esterno - spiega ancora Di Lalla. - Gli impiegati della portineria sono stati spostati al lavaggio e quelli che prima lavoravano al lavaggio e alle pulizie sono stati mandati a casa".

Questi ultimi sono gli addetti alla pulizia dei mezzi e del piazzale, mansione assegnate ad Axis e Manutencoop. L'appalto non è stato rinnovato. Una scelta presa nell'ottica del risparmio. Ma Di Lalla lamenta la mancata condivisione dei benefici: "Nessuno ci ha mostrato bilanci, i risparmi. C'è un clima di intimidazione. Sono stato convocato martedì ma mi è stato negato tutto".

Stefano Teotino, di Usb, elenca le richieste avanzate: "Ripristinare le relazioni sindacali, evitare scelte arbitrarie. Tornare indietro con gli illeciti trasferimenti effettuati e rivedere l'orario di lavoro. Regolarizzare gli straordinari".

Lo sciopero di questa mattina ha interessato il blocco dei centri di raccolta, l'officina interna, il magazzino e la portineria. A Pisa hanno aderito alcuni addetti al ritiro dei materiali ingombranti a domicilio e del porta a porta. "Se la situazione non cambia - annuncia Teotino - porteremo Geofor davanti al giudice del lavoro per far rispettare il contratto nazionale".

L'Unione sindacale di Base ha annunciato che metterà a disposizione il proprio ufficio legale per una serie di vertenze sia individuali che collettive.