La terza edizione del Premio Mazzinghi è andata in scena ormai da mesi, ma nel gruppo di Fratelli d'Italia qualche dubbio è rimasto. In particolare, è il consigliere Nicolò Stella a chiedere chiarezza, soprattutto sul format e sulle spese dell'amministrazione comunale per la realizzazione delle varie edizioni.
A cominciare, appunto, dal format e dalla scelta dei premiati. "Pur riconoscendo il valore dell’atleta, giustamente ricordato, il Premio Mazzinghi è fragile - ha detto - una debolezza emersa soprattutto la sera della premiazione quando, per garantire una presenza di pubblico, si è ricorso ad alcune società sportive che sono servite di supporto per riempire la già piccola sala Cieslak del Teatro Era. Se la scelta fosse ricaduta, ad esempio, su Paola Egonu, la pallavolista più talentuosa del momento ormai diventata un simbolo d’inclusione per molti, non ci sarebbe stata la necessità di intruppare i giovani sportivi".
Quindi, la questione delle spese relative al Premio stesso. "Abbiamo chiesto al sindaco Matteo Franconi se non gli sembra oneroso, per le casse comunali, spendere una cifra vicina a 10mila euro - ha aggiunto - per un premio che aspirerebbe a un risalto nazionale, mentre è circoscritto a un livello locale e i premiati, individuati nelle tre edizioni, poco hanno a che vedere con l’attività sportiva del pugile Alessandro Mazzinghi".
Inoltre, Stella ha interrogato il primo cittadino anche su alcune spese fatte dall’organizzatore del Premio Mazzinghi: la determina dell'amministrazione prevedeva che la commissione di valutazione partecipasse a titolo gratuito, non percependo alcun compenso o rimborso economico per la prestazione fornita.
"Ho espresso perplessità anche su 34 inviti a cena, a conclusione dell’evento, presso un rinominato ristorante della città - ha concluso - a questa interrogazione il sindaco ha già risposto con un riscontro puntuale e preciso: lo ringrazio, pur rimanendo alcune perplessità per un premio già vecchio, anche se alla sua terza edizione".