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"Presto altri due centri di accoglienza"

A quasi due mesi dall'inizio dell'invasione dell'Ucraina, l'assessora Cocilova fa il punto della situazione: "Meno arrivi rispetto alle previsioni"

Pontedera vista dall'alto

La solidarietà dell'Italia e, in particolare, della Toscana, non si è mai arrestata da quando nello scorso 24 Febbraio è cominciato il conflitto in Ucraina. Da quel momento, infatti, sono 8.300 i cittadini ucraini che hanno trovato rifugio in Toscana, tra i centri di accoglienza straordinaria (Cas), alberghi convenzionati e famiglie di parenti, amici o conoscenti.

Lo stesso vale per Pontedera, dove da Febbraio sono stati accolti alcuni profughi ucraini. Anche se con numeri più contenuti rispetto a quanto immaginato. "La maggior parte delle persone che fuggono da una guerra, come accade spesso, trovano riparo spesso e volentieri nelle grandi città e nei Paesi confinanti - ha spiegato l'assessora alle Politiche sociali Carla Cocilova - non c'è stato un esodo di enormi dimensioni".

"Sul nostro territorio sono ospitati cittadini e cittadine ucraine, molti in famiglie di parenti o amici, oppure di chi ha deciso di dar loro accoglienza - ha aggiunto - a questi si aggiungono anche 25 persone in uno dei Cas, al quale se ne aggiungeranno presto altri due, seppur di portata inferiore. Altri, invece, hanno trovato alloggio all'hotel convenzionato di Marina di Pisa".

"Infine - ha concluso Cocilova - in attesa dei finanziamenti che dovranno arrivare dal Governo, la nostra amministrazione ha deciso di stanziare dei buoni spesa per le famiglie che hanno ospitato cittadini ucraini, in modo da poter permettere loro di avere sin da subito le risorse necessarie".