Cronaca

Presunte irregolarità, Casapound per ora non apre

Il Comune sta svolgendo accertamenti tecnici e amministrativi sulla sede aperta in via Manzoni, inaugurata con gran clamore la scorsa settimana

I militanti di Casapound avrebbero reso sì "elegante" il fondo di via Manzoni - ricevuto in comodato d'uso da un convinto sostenitore pisano, Giovanni Pezone - ma non con tutti i permessi necessari. E' quanto starebbero ipotizzando gli uffici comunali, che hanno avviato accertamenti per capire se l'associazione culturale che ha ora in uso il fondo abbia fatto tutto secondo le regole. Motivo per cui la sede del movimento di estrema destra, dopo la contestata cerimonia d'inaugurazione, non è più stata aperta.

Da quanto si apprende, sarebbero due gli uffici coinvolti negli accertamenti: il settore edilizia, per quanto concerne i lavori svolti per ristrutturare l'immobile, e il Suap, sulla relazione tra l'associazione che ha l'uso del fondo (che non sarebbe Casapound) e le attività che vi si intendono svolgere, tramite affiliazione a un'associazione nazionale del terzo settore.

"Si tratta di normali accertamenti tecnici e amministrativi - si è limitato a commentare il primo cittadino, Simone Millozzi - perché in un Paese democratico ci sono delle regole da rispettare, che valgono per tutti".

"Mai si era assistito a tanto furore formalistico" hanno commentato nei giorni scorsi i militanti di Casapound difendendo la "loro" sede, formalmente in uso a un'altra associazione.