La piazza invocata da Progetto Pontedera in risposta alle iniziative di Pro Vita & Famiglia è stato un altro momento, l'ennesimo, di confronto sui messaggi diffusi dall'associazione sul territorio comunale di Pontedera.
L'iniziativa, organizzata dalla lista che alle scorse elezioni è stata capeggiata dalla vicesindaca Carla Cocilova, ha infatti voluto replicare ai manifesti esposti da Pro Vita & Famiglia nelle vicinanze delle scuole. "Denunciamo con forza queste campagne - ha detto Emiliano Accardi, educatore e già candidato con Progetto Pontedera - i loro manifesti tappezzano la nostra e altre città con messaggi fuorvianti, violenti e pieni di pregiudizi. Non ci faremo zittire, continueremo a parlare e a costruire spazi sicuri: è fondamentale parlare con bambini e ragazzi sulle questioni di genere, per una società più accogliente e umana".
Posizioni non condivise da Donatella Isca, referente per la Toscana dell'associazione. "Esprimo preoccupazione per la convocazione di un incontro pubblico che ha sfruttato le chat di classe, a testimonianza che a Pontedera la politica entra nelle scuole - ha detto - rispediamo al mittente le accuse che ci vengono mosse: è fondamentale riconoscere che l'educazione dei figli è un tema di grande importanza e il primato genitoriale in questo ambito deve essere rispettato".
"La pluralità delle idee è un valore fondamentale in una società democratica, e anche le associazioni pro vita e pro famiglia dovrebbero avere la possibilità di esprimere le proprie opinioni e di accedere alle scuole per parlare di vita e famiglia, secondo il diritto naturale - ha concluso - affermare che esistono solo due sessi, maschile e femminile, e che la famiglia è composta da un uomo e una donna non è discriminatorio, ma rappresenta la realtà della persona umana che merita di essere rispettata".