Attualità

Pronto soccorso, strutture per ridurre l'attesa

Tra Marzo e Aprile, all'ospedale "Lotti", prenderà il via un nuovo percorso per garantire una rapida presa in carico dei pazienti del Pronto soccorso

Il Pronto soccorso di Pontedera

Per ridurre i tempi di attesa in Pronto soccorso, tra fine Marzo e i primi giorni di Aprile, anche all'ospedale "Lotti" di Pontedera verranno attivate nuove strutture semplici all'interno delle unità operative complesse di Medicina.

"La sezione integrata alla unità operativa complessa di Medicina generale permetterà di coadiuvare la regia delle attività inerenti le specialità della medicina interna nel presidio, realizzando quindi un rafforzamento della direzione specialistica e una miglior gestione delle attività e dei percorsi ospedalieri - si legge nel testo della delibera firmata dalla direttrice generale Maria Letizia Casani - in stretta collaborazione con il Pronto soccorso, con la finalità della presa in carico precoce dei pazienti e dell’ottimizzazione della gestione delle urgenze internistiche".

In questo modo, la disponibilità quotidiana di un numero preordinato di posti letto per esigenze di ricovero ordinario potrà dare sollievo al Pronto soccorso, limitando le difficoltà che interferiscono con il regolare funzionamento del settore dell’emergenza urgenza e ottimizzando l’utilizzo dei posti letto.

L’ormai nota carenza di personale medico di Pronto soccorso, associata all'elevato numero di pazienti che accedono a tali strutture, rendono necessarie modifiche organizzative che permettano la presa in carico precoce di quei pazienti con problematiche di natura internistica o comunque non chirurgiche.

"L’obiettivo è duplice - ha spiegato il direttore del Dipartimento delle specialità mediche, dottor Roberto Andreini - accogliere il prima possibile nei letti delle unità operative di Medicina interna i pazienti destinati al ricovero, riducendo così al minimo l’attesa nei locali del Pronto soccorso, e garantire il setting assistenziale adeguato alle patologie internistiche più impegnative".

"Nelle nuove strutture denominate Unità operative semplici di presa in carico precoce verranno accolti quindi questi pazienti - ha concluso - in estrema sintesi, con questa rimodulazione contiamo di gestire in maniera sempre più appropriata i pazienti provenienti dal settore dell’emergenza urgenza che necessitano di cure internistiche e, aspetto da evidenziare, vogliamo rafforzare e rendere sempre più stretta la condivisione dei casi clinici e la collaborazione tra il personale medico e infermieristico delle Medicine interne e quello del Pronto soccorso".