Attualità

Prospera e si allarga il fico del ponte

Quest'anno uno dei due alberelli nati sotto il ponte della '67 allo scolmatore ha fatto anche i fichi. Ahimè seccati

Vero che due rametti di fico spuntarono anni fa fa anche sul tetto del Duomo, frutto dell' "impollinazione" dei piccioni. Ma furono estirpati con supporto di una grande gru e per ora non sono rispuntati. 

Uno dei due alberelli di fico da tempo nati sotto ponte dello scolmatore sulla Statale Tosco Romagnola - non una stradetta di campagna, una Statale - è invece sempre più florido e ha fatto anche i fichi. Irraggiungibili senza mezzi tecnici adeguati sia dal greto del canale che dal marciapiede - con spalletta - della Statale ma, si presume, buoni, almeno fino a qualche giorno fa. Mentre ora sono seccati. L'altro alberello stenta invece a crescere.

Anche queste piante sono il frutto degli uccelli che hanno lasciato i loro escrementi e relativi semi nelle infrastrutture del ponte, ma non crediamo d'esser troppo allarmisti o di volerci per forza accodare agli allarmi generali che si levano in questi giorni da tutta Italia, se diciamo che, forse, i fichi, intesi come piante e non come frutto, non fanno bene a un ponte ponte dove ogni giorno passano migliaia di mezzi a motore, compresi molti Tir e simili.

Da due giorni c'è anche un cantiere aperto sul ponte, che a questo punto possiamo intitolare Ponte dei fichi. Ma con i gustosi frutti della tarda estate non c'entra niente. Innanzitutto perché opera sulla corsia sud, verso la Piaggio, lato sfornito di alberelli sulle scarpate, e poi perché sta realizzando una tubatura-fogna per portare dall'altro lato del canale l'acqua di scarico proveniente da Calcinaia, in questo caso alleata con Pontedera, per farla sfociare nel depuratore pontederese. 

Ultima considerazione: a chi appartiene il compito di vigilare su questo ponte? La risposta appare difficile. Verrebbe da chiamare in causa l'Anas, l'ente che si occupa delle strade statali e che ora è stata inglobata nella società delle ferrovie. Ma il compito di vigilare, e magari estirpare i due fichi nati sotto il ponte, potrebbe invece essere della Regione, della Provincia o chi sa di chi altro. A meno che qualcuno, esperto, non risponda all'interrogativo assicurando che questi alberelli non danneggiano il ponte. Anzi lo... rinforzano.