Attualità

Protesta dei sindacati davanti al magazzino Lidl

Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs si uniscono allo sciopero nazionale per richiedere miglioramenti sul contratto integrativo aziendale

Protesta anche davanti al magazzino Lidl di via Alberto Carpi a Pontedera, dopo l'annuncio dello stato di agitazione da parte delle segreterie nazionali di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs relativamente alle trattative sindacali sul contratto integrativo aziendale.

"A distanza di due mesi dalla prima proposta dell'azienda sulla parte economica, giudicata del tutto insufficiente, nell'ultimo incontro sono stati aggiunti ulteriori 100 euro in buoni spesa, oltre a proporre 100 euro lordi di una tantum - hanno spiegato i sindacati - tale proposta non risponde alle richieste avanzate nel corso del lungo negoziato e non corrisponde alle aspettative delle lavoratrici e dei lavoratori".

"Abbiamo chiesto un valore economico apprezzabile, tenuto conto dell’andamento economico di Lidl Italia, che ha un fatturato di oltre 7 miliardi - hanno aggiunto - riteniamo che le lavoratrici e i lavoratori di Lidl sia noi protagonisti principali di questi risultati e meritino la redistribuzione di parte degli utili. A tal fine abbiamo proposto più soluzioni che permettessero di erogare maggior salario ai dipendenti, ma nessuna è stata presa in considerazione".

Per questo, è stato indetto lo stato di agitazione, che prevede il blocco di straordinari e supplementari e una giornata di sciopero nazionale, in programma proprio oggi. "Oltre alle richieste sulla parte economica, l’organizzazione del lavoro è l’altro tema su cui le risposte dell’impresa sono al momento insufficienti - hanno concluso - le problematiche maggiori riguardano i carichi di lavoro, la programmazione e la certezza degli orari di lavoro, in un’azienda in cui circa il 75% del personale complessivo ha contratti part time".