Attualità

​Quando la caserma era senza internet

Ero un giovane debuttante giornalista-fotografo, il secondo impegno mi piaceva meno ma era il solo che mi facesse guadagnare qualcosa, quando facevo il cosiddetto 'giro'.

Il 'Giro' voleva dire suonare il campanello della caserma dei Carabinieri di via Lotti, dove è ancora ma con novità in arrivo, presentarmi, aspettare che mi facessero salire al primo piano e, quando andava bene, accedere, magari dopo mezzora e più, alla stanza del capitano. Dal quale qualche notizia finivo per portarla all'abitazione di Orazio Pettinelli, il giornalista più storico importante della città. Dopo la caserma andavo all'ospedale allora munito di un presidio di polizia, che mi metteva a disposizione gli incidenti del giorno con le relative prognosi: 15 giorni per caduta da un albero, 30 per incidente stradale, e via e via. Con elenco di disgrazie che a volte raggiungevano quota venti. 

Però le liti più acerbe e le situazioni che sfociavano nel penale non mi venivano messe a disposizione. Ma a quel punto salivo le scale del Palazzo Pretorio, oggi Palp, allora, munito anche di carceri funzionanti oltreché del commissariato di Ps (poi trasferito in Piazza Trieste), dove il commissario era autorizzato a darmi notizie più importanti. Ma c'era anche da seguire i processi, che non potevo seguire per mancanza di tempo, per cui mi riferivano i fatti gli impiegati.

Dei processi in pretura ne ricordo uno che ancora mi fa ridere come allora fece ridere tutti i presenti a quell'udienza che trattava di un incidente stradale, il cui testimone più importante era un anziano contadino dell'Alta Valdera. Che quando fu chiamato a deporre si impaurì vedendo pretore, cancelliere, avvocati e così via, tutti col mantello nero, per cui alla frase del pretore "dica di dire la verità, tutta la verità", alzò la mano destra stile fascista e disse a mezza voce "A noi". Mussolini, comunque, non c'era più. 

Tutto questo serve come premessa alla novità di ieri. La novità che entro un paio d'anni la caserma dei carabinieri di via Lotti, dove opera da 106 anni, sarà lasciata per una nuova con sede nella grande e spesso turbolenta area della stazione. E' il mondo che avanza, come dimostra il fatto che il commissariato e i carabinieri - la pretura non c'è più e le carceri nemmeno - mandano messaggi e notizie ai giornalisti attraverso internet.
Il mondo avanza, inutile cercar di frenarlo.