Lavoro

Referendum Piaggio, l'Usb chiede dimissioni Rsu

All'indomani del voto con scarsa affluenza, i sindacati analizzano la vittoria del sì all'integrativo proposto da Fiom, Fim e Uilm

Operai Piaggio durante uno sciopero

"Il referendum per l'integrativo aziendale proposto da Fiom, Fim e Uilm in Piaggio è stato un flop totale - ha dichiarato Simone Selmi dell'Usb -. Una vera disfatta per tre organizzazioni che, sulla carta, hanno il 90 per cento dei delegati. Solo il 39 per cento dei lavoratori è andato a votare nonostante mesi di preparazione e di minacce. È arrivato il momento di dire basta. La Rsu non è più rappresentativa. Dimissioni ed elezioni subito".

Di diverso avviso le segreterie provinciali dei metalmeccanici di Cgil Cisl e Uil, che sottolineano la vittoria del sì in tutti gli stabilimenti del gruppo dopo un "lungo percorso" con l'81,2 per cento di sì, rivendicano la genuinità del percorso intrapreso e definiscono quelle interne a Pontedera "polemiche pretestuose".

"Anche nello stabilimento Piaggio di Pontedera - hanno commentato da Fiom, Fim e Uilm di Pisa -, pur riscontrando significative e legittime contrarietà sia all'interno della Rsu che tra i lavoratori (situazione che non si è verificata né in Aprilia né in Guzzi), la Piattaforma è stata approvata sia dalla Rsu aziendale (16 voti a favore e 5 contrari a cui si aggiungono i 3 dell'Usb), sia dai lavoratori, con 677 voti favorevoli e 250 contrari. Rileviamo però con rammarico che in Piaggio a Pontedera, ancora una volta, l'Usb e alcuni delegati Fiom, oltre a non riconoscere e rispettare le decisioni della Rsu, contravvenendo in questo modo ai regolamenti nazionali sottoscritti da tutte le organizzazioni, hanno messo in piedi una polemica pretestuosa sulla regolarità della consultazione".

"Fim, Fiom e Uilm di Pisa - prosegue la nota -, oltre a ribadire il totale rispetto delle regole democratiche, fanno presente che ancora una volta, paradossalmente, il comportamento di questi delegati sindacali serve solo ad alimentare rabbia ed incertezza tra i lavoratori; un vero e proprio inganno con l'unico obiettivo di continuare a negare ai lavoratori la possibilità di esigere un proprio diritto sacrosanto quale è il rinnovo del contratto aziendale e in questo modo, indirettamente, fare anche un grosso favore all'azienda!".

"I lavoratori della Piaggio - concludono da Pisa - possono stare tranquilli: la piattaforma nei prossimi giorni verrà inviata alla direzione del gruppo e da lì partiremo per provare a cambiare le prospettive produttive ed occupazionali del Gruppo Piaggio in Italia, che altrimenti, sono destinate ad aggravarsi irrimediabilmente".