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Un restauro speciale per il Ciao di D'Ascanio

Al Museo Piaggio una mattinata ricca di ricordi, per riconsegnare alle nipoti dell'ingegnere il motorino del nonno che ancora custodivano in garage

Il Ciao restituito restaurato alle nipoti di D'Ascanio

Un motorino Ciao della Piaggio storico che meritava un accurato restauro, in quanto appartené al suo ideatore, l'ingegner Corradino D'Ascanio. Custodito in garage dalle nipote Paola, cui D'Ascanio lo regalò, è stato preso in religiosa consegna da Ciao Club di Pontedera e rimesso a nuovo, grazie alle sapienti mani di Giorgio Keller e Claudio Mangini. Quindi ieri mattina, al Museo Piaggio, il motorino è stato riconsegnato alle nipoti dell'ingegnere, Paola, Maria e Anna.

Presenti Paola e Maria, è stata una cerimonia ricca di emozioni e ricordi. D'Ascanio, già ideatore della Vespa, aveva il progetto del Ciao nel cassetto da diversi anni e quando Piaggio decise di tirarlo fuori, poco prima dell'alluvione del 1966, per gli stabilimenti di Pontedera la produzione del "cinquantino" rappresentò la vela spiegata al vento della ripartenza. 

A condurre la cerimonia Eugenio Leone, presidente del Ciao Club Pontedera, affiancato da Gianfranco Gemmi, uno dei collaudatori storici dell'epoca. Sul palco anche il vero protagonista, il Ciao celestino immatricolato nel 1970 e appartenuto a Corradino D'Ascanio, svelato soltanto al termine della mattinata.