Le telecamere di Rete Quattro arrivano a Pontedera e riaccendono il dibattito. Quello sulla sicurezza, ovviamente, che ciclicamente torna nella polemica politica, rintuzzata stavolta da Diritto e Rovescio, il programma condotto dal giornalista Paolo Del Debbio.
Nel corso della puntata, alcuni cittadini hanno segnalato degrado e criminalità diffusa: dal dottor Walter Costanzo, che ha raccontato l’aggressione subita dal figlio nel quartiere della stazione, alla signora Eda Lupi, che ha raccontato di un'aggressione subìta la scorsa estate. "La presenza a Pontedera di una trasmissione nazionale che si collega regolarmente a città come Bologna, Milano e Napoli dimostra inequivocabilmente che l’emergenza sicurezza è una realtà tangibile e non più ignorabile - ha commentato Matteo Bagnoli, capogruppo di Fratelli d'Italia - mi auguro che il sindaco prenda atto della gravità della situazione".
Al collegamento, ha partecipato anche Antonella Ferretti, portavoce del comitato Noi per Pontedera, che poco più di un mese fa ha incontrato il sindaco Matteo Franconi in sala consiliare per presentare le 450 firme raccolte sul tema sicurezza. "È fondamentale affrontare con urgenza il problema delle baby gang e della violenza giovanile - ha aggiunto Christian Nannipieri, responsabile di Gioventù Nazionale -la creazione di centri di aggregazione, come ludoteche e strutture di socializzazione, è una risposta necessaria per sottrarre i giovani dalla strada".
Al collegamento non hanno preso parte i commercianti che fanno parte del centro commerciale naturale We Are Pontedera. Tirati in ballo proprio per la questione sicurezza, tramite il presidente Alessandro Lonsi hanno fatto sapere che, per il momento, non commentano e si riuniranno martedì 4 Febbraio, per prendere una posizione comune sul tema.
L'amministrazione comunale, invece, ha ribadito il proprio impegno in merito. Mettendo in guardia, però, sulla eccessiva spettacolarizzazione. "Ci sono delle criticità come ci sono in tutti i territori - ha commentato Alessandro Puccinelli, assessore al Commercio - l'amministrazione ha ascoltato a più riprese i commercianti e i cittadini, si è interfacciata con la Prefettura e mantiene un dialogo fitto sull'argomento. Non ci siamo tirati indietro dopo la manifestazione dello scorso Luglio e non lo abbiamo fatto neppure nell'incontro di Dicembre in sala consiliare".
"Abbiamo indirizzato in entrambi i casi alla Prefettura, che è l'organo preposto, facilitando il più possibile questo percorso: quel che potevamo fare, lo abbiamo fatto - ha concluso - dobbiamo, però, fare attenzione a non creare allarmismo: il rischio è quello di creare un danno al commercio e alla città. Non so quanto la spettacolarizzazione, anziché rivolgersi agli organi competenti, possa convenire".