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Riapre la sarta che chiuse per prima

Il negozio di via Montanara passò da una cinese a una italiana che non aspettò l'ordine della quarantena obbligatoria per abbassare la saracinesca. Il problema dell'ex Omni.

La sartoria di Via Montanara

Qualcuno si ricorda 'chi' fu la prima attività cittadina a chiudere per il coronavirus prima che il 10 marzo arrivasse l'obbligo della quarantena? Fu la sartoria Lisa di via Montanara (dove c'è un'altra quasi storica sartoria italianissima e pontederesissima) a due passi dal Corso, che una cinese aveva da poco ceduta a una italiana.

La quale abbassò prima di tutti la saracinesca dove affisse un piccolo messaggio scritto a mano nel quale annunciava, appunto, la chiusura temporanea con l'arrivederci a quando sarebbe passato il periodo virale. Ebbene, la sarta ha ora segnalato con un messaggio ancora più conciso che riaprirà lunedì I° giugno. Dalla chiusura alla riapertura stanno dunque per passare più o meno 3 mesi, con nel frattempo la quarantena per tutti, poi le riapertura scaglionate e quelle annunciate. E ora, con i negozi quasi tutti in attività, il Corso e Piazzone, i due maggiori centri della 'movida' pontederese, sono da giorni 'pieni' gente che passeggia o siede sulle panchine o ai tavolini dei locali.

Spostandoci in via Roma, il proprietario ha nuovamente confermato che non riaprirà la sua storica cecineria-pizzeria -1936, l'anno, ricordiamolo ancora, dell'Italia che conquistò l'impero con la vittoriosa guerra dell' Etiopia dell' imperatore Negus Aile Selassie - che sta però ripulendo in vista di cessione. Mentre dopo la prima decisione di chiusura ha riaperto la barberia del Corso al piano terra di Palazzo Stefanelli i cui gestori avevano abbassato la saracinesca per poi rialzarla e proseguire in attesa, magari, di un passaggio di proprietà.

Per chi vive il cuore della città si annuncia per fine mese la chiusura del bravissimo e sereno calzolaio di via Guerrazzi, chiusura dovuta all'età, mentre fra le novità dei questo fine settimana c'è anche il ritorno delle messe festive e prefestive dopo quelle feriali di tutta la settimana passata.

La brutta notizia è invece la chiusura del bell'edificio scolastico ex Omni, per tutti 'la maternità', nato in epoca fascista come Opera Nazionale Maternità e Infanzia realizzata per assistere le ragazze madri e i loro figli. Ora c'è un' inaspettata e improvvisa chiusura perché l'edificio è stato giudicato a rischio, per cui il comune sta cercando in fretta e furia un'altra sistemazione per portarvi i bambini. Ma che ci riesca entro settembre appare difficile.