Attualità

Riorganizzazione di Ecofor, via al procedimento

L'azienda mira a realizzare un quarto lotto per lo stoccaggio dei rifiuti e a potenziare l'impianto per lo sfruttamento del biogas

La Regione Toscana ha avviato nei giorni scorsi il procedimento unico autorizzativo - che prevede l'assoggettazione a Via (Valutazione di impatto ambientale) - per il“Progetto di recupero volumetrico delle aree interne al comparto, mediante la costruzione di un nuovo lotto di ampliamento della discarica per rifiuti speciali non pericolosi”presentato da Ecofor Service Spa per l'impianto di Gello, che ricade sui territori comunali di Pontedera, Cascina e Casciana Terme Lari.

Il progetto prevede la modifica dell’impianto esistente per ottimizzare gli spazi destinati allo stoccaggio e al trattamento dei rifiuti, nonché il potenziamento della centrale per la produzione di energia elettrica attraverso lo sfruttamento biogas.

Nello specifico, l'azienda mira al recupero volumetrico delle aree interne al comparto Ecofor Service, mediante la costruzione di un nuovo lotto di ampliamento della discarica per rifiuti speciali nonpericolosi, denominato "Lotto 4". "L’area di sedime del progetto si sviluppa quasi interamente su superfici attualmente sede di corpi discarica - si legge nella scheda riepilogativa del progetto - e solo per circa il 9 per cento va ad occupare nuovo suolo".

Grazie a questo intervento si otterrà una ottimizzazione degli spazi interni al comparto da allestire a discarica, una riduzione di occupazione di nuovo suolo, l'armonizzazione morfologica dell’area, mediante la realizzazione di un’unica colmata, che meglio si presta per l’inserimento ambientale e paesaggistico di tutta l’area, trasformandone i rilevati attuali in un’unica collina da rinverdire. Il progetto si propone inoltre di continuare ad offrire un servizio di pubblica utilità di smaltimento rifiuti, delle imprese del tessuto produttivo locale e regionale.

L'intervento interessa complessivamente un’area pari a circa 15 ettari, con un volume lordo di invaso pari a circa 1.050.000 mc, corrispondente ad una volumetria netta pari a circa 900mila mc. L’area verrà adibita a discarica per rifiuti speciali non pericolosi (individuata quale sottocategoria di discarica di cui all’Art. 7 comma 1 lettera c) del D.M. 27/09/2010), "in continuità con quanto già previsto dalla vigente AIA". Nel lotto di ampliamento sarà possibile smaltire un quantitativo di rifiuti pari a 1.170.000 ton, per una durata prevista pari a 5,3 anni per il completamento delle volumetrie disponibili.

Il progetto prevede anche il potenziamento della centrale elettrica, in modo da poter sfruttare e valorizzare al 100 per cento il biogas prodotto in discarica.