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Rischia grosso chi non pulisce i fossi

Firmata l'ordinanza comunale che impone, entro 60 giorni, la pulizia dei fossi e la cura della vegetazione che ricade su area pubblica

I proprietari o possessori o comunque detentori a qualsiasi titolo di terreni ed immobili in generale prospicienti le strade comunali, le strade vicinali ad uso pubblico e tutte le strade di pubblico passaggio, hanno tempo 60 giorni per provvedere alla cura e alla pulizia degli stessi beni e alla regolazione della vegetazione che si protraggono in area pubblica. Lo stabilisce una ordinanza (la n. 314) varata il 16 Dicembre dal Comune di Pontedera.

L'ordinanza stabilisce che i proprietari e/o conduttori dei beni dovranno intervenire per sistemare i fossi, pulirli, risagomarli, rimuovere gli ostacoli nei canali. Inoltre dovranno realizzare interventi per evitare allagamenti e rimuovere gli ostacoli al deflusso dell'acqua. Inoltre dovranno tagliare piante, arbusti ecc, che compromettano la stabilità dell'argine, evitare fenomeni di dilavamento dei versanti, dovranno rimuovere materiale che possano causare fenomeni franosi e la vegetazione che ostacola la transitabilità, la visibilità della strada e la leggibilità della segnaletica stradale.

Chi non rispetta l'ordinanza rischia una multa da 25 a 500 euro. Ma c'è di più: "Qualsiasi responsabilità e/o danno dovesse verificarsi a causa del mancato adempimento dei lavori impartiti nella presente Ordinanza - è specificato -, sarà direttamente imputato agli inadempienti e risarcito dagli stessi, unitamente a tutte le eventuali spese che verranno sostenute da questa Amministrazione". E ancora: "In caso di inadempienza l'Amministrazione Comunale si riserva di poter effettuare gli interventi sostitutivi in danno degli inadempienti con la rimessa di tutte le spese dirette ed indirette, oneri accessori e l'applicazione di sanzioni".

"L’abbandono e l’incuria di terreni prospicienti strade comunali o comunque di pubblico passaggio può rendere insicura la percorrenza della viabilità - hanno spiegato da palazzo Stefanelli -, come il deflusso delle acque meteoriche ovvero l’ostacolo all’interno dei fossi e canali non curati può comportare, a causa del ristagno delle stesse, l'insorgere di numerosi problemi di carattere igienico-sanitario. Spesso inoltre parte delle cattive condizioni di viabilità sono dipendenti anche dalla negligenza dei proprietari frontisti che non provvedono tempestivamente ad eseguire le opere di loro spettanza come la pulizia dei fossi laterali, il taglio delle siepi e dei rami delle piante che si protendono oltre il ciglio stradale, nonché la rimozione immediata delle zolle od altro materiale della lavorazione dei campi".

Insomma, tutti i proprietari dovranno curare i terreni in modo da non causare problemi alla collettività e ai beni pubblici e privati confinanti.

“Questa ordinanza norma la cura dei fossi e dei canali e sollecita ai proprietari ad intervenire – ha commentato l'assessore Mattia Belli -; la cura e la manutenzione del territorio sono oggi essenziali per la sicurezza idraulica ed idrogeologica, visti i cambiamenti climatici in corso, ormai evidenti. L'anno prossimo peraltro collegheremo queste norme al nuovo regolamento di pulizia rurale per far si che siano meglio recepite e costantemente rispettate”.