Attualità

Rompere il tabù, "Apriamo le porte dell'Iti alle ragazze"

Al "Marconi" un open day dedicato alle studentesse delle medie: "Poche iscritte, c'è bisogno anche delle donne nei lavori altamente qualificati"

L'Iti "Marconi" di Pontedera

Quando lo stereotipo di genere non è solo una discriminazione, ma una vera e propria perdita di valore. Accade già nel periodo formativo, quando alle ragazze viene sconsigliato, direttamente o indirettamente, di studiare discipline tecniche. E così, per cercare di contrastare questo fenomeno, dall'Iti "Marconi" di Pontedera, le professoresse hanno deciso di organizzare un open day dedicato esclusivamente alle studentesse delle scuole medie e alle loro famiglie. Per sfatare il tabù.

L'iniziativa andrà in scena sabato 29 Novembre dalle 15 alle 17: in quelle due ore, le studentesse potranno partecipare a stage nei laboratori degli indirizzi di Elettronica, Meccanica e Informatica. I tre indirizzi "storici" del "Marconi", che però sono poco frequentati dalle ragazze.

"Il nostro preside, il professor Robino, ha analizzato i rapporti di genere classe per classe nell'intero Villaggio scolastico - hanno spiegato le professoresse Francesca Serragoni e Mariarosa Passaro - in questo modo è stato possibile vedere come il 50% delle classi sono a segregazione di genere. Questo significa che nella metà delle classi c'è un genere fortemente prevalente, dall'80% in su. E osservando quanto accade a Pia, con il dato che scende al 33%, ci siamo rese conto che questo problema è particolarmente pressante in Valdera".

E il vecchio adagio per il quale le ragazze non frequentano l'Iti, purtroppo, resta attuale. "In passato abbiamo organizzato tante iniziative per combattere gli stereotipi di genere, anche coinvolgendo le scuole medie - hanno aggiunto - il risultato è stato che, per l'anno scolastico in corso, abbiamo avuto meno iscritte dell'anno passato. Vogliamo però riprovarci e insistere: per questo, abbiamo organizzato questa giornata, con la speranza di promuovere la formazione tecnica anche tra le ragazze".

Durante l'iniziativa, con un incontro in aula magna, il personale docente cercherà di far passare il messaggio anche tra i genitori, con un incontro che vedrà coinvolte anche ex studentesse e rappresentanti del Comune, della Provincia e della Regione, oltre che dell'Unione Industriale Pisana.

"Abbiamo tenuto anche un intervento durante un incontro dell'Unione Industriale in merito - hanno concluso le professoresse - nel nostro Paese c'è grande bisogno di figure tecniche e, per riempire quelle caselle vuote, c'è bisogno anche della partecipazione delle donne, che spesso non partecipano per un vero e proprio tabù. La formazione offerta nel nostro istituto è anche una strada per un lavoro altamente qualificato e spesso ben remunerato, indispensabile per la propria crescita personale e per crearsi una certa autonomia".