Politica

Sabato 'apre' la Lega. Verrà anche Salvini?

Fissata l'inaugurazione della sede che era stata del Pd. Intanto Casapound ricorre al Tar contro la chiusura della suo circolo

La sede della Lega in via Leopardi

Sabato prossimo la Lega scenderà in campo inaugurando la sua prima vera sede a Pontedera, due locali e servizi già sede del Pd in via Leopardi. E' ufficiale la presenza di Susanna Ceccardi e di alcuni parlamentari leghisti toscani, ma ovviamente il più atteso è-sarebbe Matteo Salvini

Ci sarà? Vedremo. La sede è per ora quasi invisibile anche dall'esterno perché tre grandi manifesti impediscono di sbirciare, mentre si sta procedendo anche a ritinteggiare il contorno. 

Casapound, invece, la sede l'ha per ora persa dopo averla appena inaugurata, il 15 dicembre in via Manzoni in un locale messo a disposizione da un militante. Soltanto tre giorni dopo il Comune ne ordinò infatti la chiusura con una procedura d'urgenza e appellandosi a varie norme, tipo quella secondo cui un'associazione culturale, così si era presentata Casapound, non può fare attività in un fondo già commerciale.

Gli esponenti di Casapound stamani a Pontedera

Casapound si è allora associata all'Ets (Associazioni del Terzo Settore) Federitalia, presentata nella conferenza stampa tenuta questa mattina davanti la saracinesca abbassata, come "un'Arci di destra". Ma neanche con questo nuovo indirizzo ha ottenuto il via libera, per cui lunedì Casapound presenterà ricorso al Tar

"Noi vogliamo restare e agire nell'ambito dello Stato e delle sue leggi - ha detto il coordinatore toscano Eugenio Palazzini - seguendo il pensiero di Giovanni Gentile (filosofo e ministro ucciso nel '44 dai partigiani fiorentini, ndr). Siamo sicuri di vincere legalmente questa battaglia mentre il comportamento del sindaco Millozzi è stato ed è più che negativo perché vorremmo sapere a quante altre associazioni è stato negato di usare locali come il nostro...".

I presenti alla conferenza stampa di Casapound

Hanno parlato anche il coordinatore provinciale Gianluca Villani e i consiglieri comunali di Casapound Fabio Barsanti di Lucca, Gino Tornusciolo di Grosseto e Giacomo Melosi di Pescia. Tutti dicendo che "il comportamento del sindaco di Pontedera rappresenta una negativa eccezione a livello nazionale perché fino a ora mai ci erano state vietate le nostre sedi". 

"Anzi - ha detto Melosi - il Comune di Pescia amministrato dal centrosinistra ci ha messo a disposizione già due volte la sala per incontri dibattito, uno sulla disabilità e uno in programma proprio per stasera".