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San Faustino tra messa, palloncini e inizio fiera

E' mancato solo l'arcivescovo Benotto, ammalato. Il martire romano e patrono della città arrivò a Pontedera l'8 agosto del 1600

Bimbi in festa nel piazzale fra Duomo e Misericordia, visite ai robot del Sant'Anna, solenne messa con decine di preti ma senza l'arcivescovo Benotto trattenuto da una malattia, aria già da fiera di San Luca con banchetti e mezzo luna park, in attesa che si completi, rappresentato soprattutto dai 'grandi' giochi fra cui una torre alta una quarantina di metri. 

Così la 419esima festa in onore del patrono San Faustino, il giovane martire cristiano da secoli sepolto nelle catacombe romane e riesumato e portato a Pontedera che lo accolse entusiasticamente l'8 agosto del 1600. Mentre l'anno scorso qualcuno aprì la teca nella quale riposa e gli rubò la piccola e non certo preziosa, in termini economici, coroncina.

La festa del lancio dei palloncini ha sostituito almeno in parte quella del lancio della mongolfiera, operazione molto applaudita fino a poco anni fa, considerata pericolosa essendo vicinissima ai palazzi di piazza del Duomo. Ma i bambini che hanno partecipato non sanno neanche che prima si lanciava nel cielo una mongolfiera.

In Duomo, col proposto officiante don Piero Dini e gli atri parroci cittadini accanto, c'è stata anche la consueta presenza delle autorità civili e militari, col sindaco Matteo Franconi in fascia tricolore mentre il vicesindaco Alessandro Puccinelli ha recitato a fine messa la preghiera a San Faustino.

Con la sua festa, San Faustino lascia ora il cosiddetto campo libero alla Fiera di San Luca con tutte le sue prerogative e con 548 anni di storia dietro le spalle.