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Il campionissimo compie 81 anni

Compleanno per Sandro Mazzinghi e doppia festa visto che tra pochi giorni sarà inserito ufficialmente nella Hall of Fame della boxe

Sandro Mazzinghi nel 2019

Com'è la vita di un campione? La domanda l'avevamo fatta a Sandro Mazzinghi cinque anni fa, quando ci concesse questa lunga intervista.

L'intervista venne realizzata a pochi giorni dal suo 76esimo compleanno mentre oggi gli anni sono diventati 81. Buon compleanno Sandro.

Insomma com'è la vita di un campione?

"Assolutamente normale - ci disse Mazzinghi nel 2014 - sono un uomo tranquillo. Il successo è arrivato dopo anni di sacrifici, ma sono sempre stato con i piedi per terra e forse è proprio per questo che oggi ho ancora l’affetto di molte persone".

L'affetto di molte persone e la stima del mondo della boxe. Si perché oltre a festeggiare il compleanno Mazzinghi ha un altro prestigioso traguardo da festeggiare: sabato 26 ottobre a Castrocaro Terme Mazzinghi, insieme a Primo Carnera, verrà inserito nella Hall of Fame del Pugilato Italiano.

Una vita piena quella del pugile toscano, fatta di impegno e grande passione. Qualche altro passaggio di quella lunga intervistaA volte si vedono pugili con gli occhi semichiusi dai tanti colpi ricevuti. Qual è l'energia segreta che permette di non mollare in quei momenti?

"La grande preparazione atletica, l’orgoglio, la voglia di farcela anche in situazioni drammatiche, a me è capitato molte volte ma il mio orgoglio, la tenacia, la mia forza fisica mi hanno permesso di superare situazioni difficilissime, ma ne è valsa sempre la pena".

Lei ha avuto molti amici famosi, chi ricorda con maggior affetto? Qualche aneddoto?
"
E' vero, ho avuto molti amici Paolo Panelli, Maurizio Arena, Marcello Mastroianni, Renato Rascel un piccolo grande uomo oserei definirlo. Ma con maggior affetto ricordo sempre il grande Walter Chiari. Veniva sempre a vedermi, era un grande appassionato di pugilato, un giorno era a Cinecittà per le riprese di un film, io combattevo all’Eur contro il francese Joe Gonzales per il titolo d’Europa. Walter lasciò il set per venirmi a vedere e dopo il match che vinsi alla quarta ripresa per ko, andammo insieme a festeggiare in un ristorante romano. Walter era un grande uomo molto buono e generoso, lo ricordo sempre con grande affetto".

C’è anche una statua, di fronte alle piscine, in omaggio a Mazzinghi. Ne esistono altre in Italia?

"No, ma sono uno dei pochi che ha una statua raffigurante se stesso essendo ancora in vita e questo mi fa molto piacere perché le soddisfazioni vanno assaporate quando sei ancora in gamba e non dopo. Un saluto a tutti gli amici di QUInewsValdera".