Lavoro

Sciopero contro Piaggio e per l'indotto

Filcams Cgil di Pisa e Uil Toscana Costa: "Quando un'azienda va in crisi, automaticamente genera crisi nelle attività in appalto"

Presidio alla Ristori (foto d'archivio)

"Il settore metalmeccanico della Valdera è caratterizzato anche da numerose esternalizzazioni e servizi in appalto quali mense, pulizie, vigilanza, magazzino, logistica, movimentazioni merci, prodotto finito e molte altre, si tratta di attività complementari ma necessarie sia a Piaggio che all'indotto" Filcams Cgil di Pisa e Uil Toscana Costa hanno proclamato per lunedì 3 ottobre uno sciopero di due ore a fine turno dei lavoratori e delle lavoratrici degli appalti di servizi dell'indotto Piaggio. 

Nonostante la recente buona notizia, cioè che Ristori ha sospeso i licenziamenti la protesta è confermata. I lavoratori partecipano anche alla manifestazione davanti alle Officine Ristori a Montecalvoli a partire dalle 9

"Il declino produttivo di Piaggio - hanno ripreso le due sigle sindacali - ha messo in forte difficoltà anche centinaia di lavoratrici e lavoratori impiegati in questi servizi che già soffrono una situazione di precarietà con contratti di lavoro soprattutto part-time o a termine e che in questi anni hanno visto ridursi le prospettive di un miglioramento della loro condizione lavorativa e salariale".

"Quando un'azienda dell'indotto Piaggio va in crisi - hanno aggiunto - automaticamente genera crisi nelle attività in appalto, con ripercussioni immediate per chi lavora nei servizi quali riduzione delle ore di lavoro, esubero di personale, peggioramento delle condizioni di lavoro".

Secondo i due sindacati la ricetta è "una seria politica di investimenti e di interventi industriali in Valdera" che "porterebbe benefici ed una prospettiva positiva anche per queste lavoratrici e lavoratori, che in caso di crisi non possono nemmeno usufruire degli stessi ammortizzatori sociali dell'industria, nonostante ne possono subire le ricadute in caso di calo di lavoro delle committenze".

La richiesta dei due sindacati è rivolta alla Regione Toscana per "un intervento complessivo per fermare il declino della Valdera e salvaguardare anche le centinaia di lavoratrici e lavoratori degli appalti dell'indotto Piaggio che rischiano di perdere tutto o parte del loro reddito o di dover accettare peggiori condizioni di lavoro a causa di affidamenti al ribasso dei loro servizi da parte delle committenze".