Lavoro

Sciopero Geofor, un giorno senza raccolta rifiuti

Scontro sindacati azienda, con le sigle dei lavoratori che, in maniera unitaria, hanno proclamato uno sciopero per lunedì prossimo

Niente raccolta rifiuti lunedì tre luglio nei comuni serviti da Geofor con i sindacati che hanno proclamato uno sciopero invitando i lavoratori alla mobilitazione.

"Nell'ultima fase di questa vertenza lunga e piena di colpi di scena (nella quale quello di lunedì è finora l'unico sciopero unitario) - spiega Miro Berretta della Funzione Pubblica Cgil - si è assistito a una serie di inefficienze, non dipendenti dai lavoratori, i quali anzi le vivono con imbarazzo e disagio varie situazioni: nel porta a porta è da settimane in atto una sperimentazione che ha prodotto, per la prima volta, casi di non completamento dei giri. Nei centri di raccolta che aprono anche il sabato pomeriggio si ricorre a personale di altre ditte, creando una mescolanza che non agevola l'individuazione della responsabilità di eventuali errori. All'inceneritore di Ospedaletto la nuova turnazione sta producendo lassi di tempo in cui si va sotto la presenza minima obbligatoria".

Lo sciopero, come detto, è proclamato in maniera unitaria da CGIL, USB, CISL, UGL e UIL.

"Nonostante le numerose riunioni svolte e i tentativi di composizione della vertenza, animate dalla sincera volontà dell’azienda di evitare disagi alla cittadinanza, riconoscendo talune giuste ragioni dei lavoratori, le OO.SS. hanno inteso confermare lo sciopero del 3 luglio dopo aver revocato, in precedenza, ben tre giornate di sciopero già indette", aveva già spiegato la Geofor.

"La proclamazione di sciopero appare una misura sproporzionata rispetto all’entità delle questioni ancora non risolte e per le quali è reciproco convincimento che una soluzione sia possibile e ravvicinata.

Difatti, il nuovo CCNL, siglato dalla parte datoriale con CGIL, CISL, UIL e FIADEL ha dato più impulso alla creazione di efficienze nell’operatività aziendale, senza generare aggravi per le maestranze e procurando benefici economici all’azienda pubblica, pur a fronte di un incremento delle retribuzioni dei suoi lavoratori dipendenti. Gli accordi aziendali sottoscritti, coerenti con il CCNL, sono stati in larghissima misura già praticati e taluni aspetti, di minor rilievo, lo saranno prossimamente. Perciò, l’astensione dal lavoro per 24 ore e di tutte le maestranze appare una forzatura rispetto alle importanti intese già realizzate ed al percorso di completamento dell’esecuzione degli accordi in itinere".