Attualità

Uno sciopero per il giovane studente di Udine

Alcuni delegati Rsu indicono un'ora di serrata per protestare contro le morti sul lavoro dopo l'episodio accaduto nei giorni scorsi in Friuli

"Non dobbiamo accettare come un fatto normale che il tempo giri all'indietro e che gli studenti vengano usati come forza lavoro". Lo scrivono i delegati Rsu Cappellini, Tecce, Guezze, Mei, Bellagamba, Di Sacco, che per domani hanno indetto un'ora di sciopero a fine turno, in ricordo del giovane studente morto mentre stava svolgendo un apprendistato previsto dal suo corso di studi.

"1.400 operai lo scorso anno sono morti sul posto di lavoro. La strage quotidiana di lavoratori è considerata dai padroni e dai loro rappresentanti politici un semplice tributo alla causa del profitto - hanno spiegato - la sicurezza sul lavoro è un costo inutile che dev'essere ridotta al minimo".

"Negli ultimi anni hanno voluto gettare nel tritacarne anche gli studenti, inventando l'alternanza scuola-lavoro - hanno concluso - sono quasi sempre i figli dei proletari quelli destinati ai lavori più umili e faticosi a rischiare di più. Anche la morte di questo ragazzo ci richiede di non dimenticare responsabilità e cause".