Cronaca

"Senza sicurezza niente rientro a scuola"

I rappresentanti d'istituto studenteschi del Liceo 25 Aprile chiedono "Immediate condizioni di sicurezza" e si dissociano dalla protesta di ieri

Ieri, alcuni ragazzi della Rete degli Studenti Medi insieme al comitato "Priorità alla scuola" hanno protestato in via Milano sotto la sede del Liceo Scientifico XXV Aprile chiedendo il rientro a scuola in presenza e criticando la didattica a distanza. Lo hanno fatto seguendo le lezioni on line direttamente all'esterno della scuola, così come è avvenuto in altre città toscane.

Oggi però i rappresentanti studenteschi dell'istituto, con una nota inviata alla stampa, si dissociano da questa forma di protesta. "E' emerso un messaggio sbagliato che non collima con la realtà" spiegano Matteo Becherini, Cecilia Ceccanti, Alessio Daini e Francesco Pangallo. "Si afferma che sarebbero tutti gli studenti del XXV Aprile a chiedere il ritorno a scuola. Non è così."

"È stato effettuato un sondaggio all’interno dell'istituto (Scientifico, Classico e Scienze applicate)", spiegano, "E l’87 per cento degli studenti è contrario a un rientro immediato a scuola. Questo fino a quando non verranno garantite tutte le condizioni di sicurezza. A partire dal trasporto pubblico. Fino all’adeguamento degli spazi e delle aule scolastiche in modo che siano fruibili senza nessun rischio per gli studenti.

Ricordiamo, poi, che i motivi per cui il rientro in presenza costituisce un rischio di contagio sono molteplici, e non sono solo il frutto delle ore trascorse all’interno dell’aula, ma di tutto il contesto che, inevitabilmente, ne deriva. 

Per evitare assembramenti all’interno di spazi chiusi, le scuole fanno entrare nell’edificio gli alunni soltanto dopo il suono della campanella: questo comporta una notevole calca ammassata al di fuori del cancello, composta da tutti i ragazzi che vengono con il bus e arrivano a Pontedera mezz’ora prima dell’inizio delle lezioni. Lo stesso vale, terminate le lezioni, per gli autobus in partenza dallo stadio, i quali fino alle 13.10 non aprono le porte; i pendolari si ritrovano così costretti ad ammassarsi alla fermata per venti minuti, poiché l’orario scolastico termina alle 12.50".

"La maggioranza degli studenti del XXV Aprile esprime, dunque, forti perplessità e dissenso sui tempi e le modalità di riapertura della Scuola decise dal Governo", dicono ancora i rappresentanti di istituto dissociandosi dalla protesta andata in scena ieri. "Crediamo sia necessario fare marcia indietro rispetto alle decisioni prese in questi giorni riguardo il rientro a scuola, o comunque rivisitarle con maggiore ponderazione".