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Sete Sóis mette radici anche in Marocco

Il Centrum pontederese arriva anche nella cittadina di Azemmour con una propria sede. Franconi: "Opportunità per creare legami con arte e cultura"

L'incontro in sala consiliare

Il Centrum Sete Sois Sete Luas allarga ancora una volta gli orizzonti di Pontedera. Stavolta, il centro culturale pontederese arriva in Marocco, e per la precisione nella città di Azemmour.

Con l'amministrazione locale, infatti, sarà firmata una convenzione che consentirà, tramite la donazione di un terreno, la nascita di una sede del centro, nato e cresciuto a Pontedera e che ormai, grazie all'omonimo Festival ha creato una vastissima rete culturale internazionale.

"Arte e cultura sono elementi di internazionalità che uniscono comunità e Paesi - ha sottolineato il sindaco Matteo Franconi - la convenzione che consentirà al Sete Sois di aprire una sede in Marocco è per noi motivo di onore e soddisfazione. La posa della prima pietra sarà un momento che legherà due città e due territori".

Il passaggio, infatti, è stato preceduto da un ricevimento nella sala consiliare di Palazzo Stefanelli. Oltre al sindaco Franconi, erano presenti anche Mustapha Ed Baidori, vicesindaco di Azemmour, Arres Abdelahrame, rappresentante del Ministero della Cultura del Marocco e della delegazione di El Jadida, e, ovviamente, Marco Abbondanza, direttore di Sete Sois.

Per Pontedera è arrivato anche un dono significativo:  un'opera realizzata dalla pittrice Zhour Manani, della quale, proprio stasera, si inaugura la mostra d'arte "Nostalgies".

Da parte sua, Franconi, che ha donato ai rappresentanti delle istituzioni marocchine alcuni volumi sull'arte e la storia cittadina, ha anche sottolineato il ruolo avuto dal Festival Sete Sois e ha ricordato come il 2025 sarà l'anno nel quale la città e la Valdera metteranno in primissimo piano proprio la cultura come motore di sviluppo di un intero territorio.