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Settantanove candeline per Sandro Mazzinghi

L'ex pugile pontederese, campione d'Europa e del mondo, festeggia oggi il suo compleanno

Sandro Mazzinghi contro Ki-Soo Kim

Quarto italiano a potersi fregiare del titolo mondiale, dopo pugili del calibro di Carnera, D'Agata e Loi, Alessandro Mazzinghi, detto Sandro, è tra gli sportivi più conosciuti (e amati) da tutta Pontedera. Oggi, l'ex campione festeggia 79 anni.

Nato nel 1938, Mazzinghi si è interessato al pugilato sin da ragazzo. Dopo essersi laureato campione italiano juniores nel 1958, si è classificato terzo ai campionati europei di Belgrado due anni più tardi. La svolta arriva nel 1961, quando Sandro passa al professionismo, sfidando avversari come Tony Montano e Don Fullmer. Proprio le belle prestazioni contro questi ultimi gli permettono di competere per la cintura di campione del mondo nella categoria Welter pesanti. Il 7 settembre 1963, Mazzinghi diventa campione del mondo battendo Ralph Dupas, riconfermandosi appena tre mesi dopo a Sidney. Il pugile pontederese manterrà il titolo sino al 1965, quando verrà sconfitto allo stadio San Siro di Milano da Nino Benvenuti. Proprio con quest'ultimo nascerà una grande rivalità.

Mazzinghi, comunque, si rifarà l'anno successivo, conquistando il titolo europeo contro il francese Yoland Leveque. E ancora, nel 1968, Mazzinghi tornerà in possesso della cintura mondiale, sconfiggendo il coreano Ki-Soo Kim a Milano. Nel 1970, dopo un paio di incontri sfortunati, Sandro deciderà di rinunciare alla carriera per sei anni, per poi ritirarsi definitivamente nel 1979. Lo scorso anno, il presidente del CONI Giovanni Malagò lo ha introdotto alla Walk of Fame dello sport italiano.