Cronaca

"Siamo sgomenti, non si può morire di lavoro"

Prime reazioni all'infortunio mortale avvenuto all'interno delle Revet dove stamani ha perso la vita un operaio di 54 anni

"Oggi ancora una volta siamo sgomenti per l'ennesimo incidente sul lavoro, oggi ancora una volta siamo ad assistere impotenti all'ennesima morte bianca ma che di bianco non ha niente", dice la Filctem-Cgil Pisa.

Stamani, alla ditta Revet di Gello di Pontedera, un operaio di 54 anni, Fabio Cerretani di Montopoli Valdarno, ha perso la vita mentre stava lavorando, schiacciato da una pressa.


"Saranno fatti tutti gli accertamenti e approfondimenti per conoscere le dinamiche di questo tragico incidente, resta il fatto che quando accade questo, siamo tutti sconfitti, tutti.


In una società civile, in una società avanzata non è ammissibile morire di lavoro".

Cordoglio è stato espresso a nome personale e di tutta l’assemblea, dal presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani, appresa la notizia della morte dell’operaio di Montopoli Valdarno (Pisa), schiacciato da una pressa, alla Revet di Pontedera.

“Questa drammatica vicenda – ha detto il presidente - deve spingere ancora di più le istituzioni a tutti i livelli e per le rispettive competenze ad impegnarsi per la sicurezza sul lavoro che rappresenta la priorità assoluta rispetto ad ogni altro valore”.

“Quella delle morti bianche – ha concluso Giani - è un’emergenza nazionale che deve rimanere costantemente all’attenzione di tutti. Le istituzioni non devono abbassare la guardia”. 

"In soli 7 mesi,in Toscana, sono stati ben 42 i morti sul lavoro e centinaia gli infortuni, numerosi dei quali con danni permanenti e invalidanti.

La Toscana non è un'isola felice, al di là delle mere statistiche registriamo un elevato numero di infortuni e di morti in ogni settore, non solo quello industriale", sottolinea il sindacato generale di base.