I ripetuti fatti di cronaca in città, dall'aggressione delle due commesse in piazza Cavour fino agli episodi più recenti, hanno spinto anche Alberto Andreoli, ex consigliere comunale ed ex candidato sindaco, a prendere posizione sul tema.
E lo ha fatto in contrapposizione al Partito Democratico, che oltre a esprimere la propria vicinanza ai cittadini che denunciano simili episodi, ha anche richiesto al Governo di non lasciare solo il Comune, in quanto la sicurezza è responsabilità condivisa tra amministrazioni locali, Prefettura, forze dell'ordine e sistema giudiziario.
"Il Pd rimanda al Governo nazionale la necessità di mettere in campo soluzioni per gestire la sicurezza a Pontedera mediante la riforma della giustizia e la certezza della pena - ha spiegato Andreoli - senza fornire alcuna informazione su iniziative concrete che l’amministrazione intende adottare per contrastare con maggiore efficacia un fenomeno ormai conclamato e strettamente collegato anche con la presenza e convivenza di un’alta concentrazione di immigrati stranieri regolari e non".
"La maggioranza dimentica anche di citare un interlocutore fondamentale, che è il cittadino e i soggetti rappresentativi delle varie categorie commerciali e associative - ha aggiunto - che nei giorni scorsi hanno chiesto risposte concrete e non slogan. Siamo consapevoli che il tema della sicurezza sia complesso, ma come Presidio Civico chiediamo ancora una volta maggiore trasparenza e il coinvolgimento diretto e responsabile della cittadinanza".
!Della sicurezza devono occuparsene l’amministrazione e le forze dell’ordine, certo, ma il cittadino quale ruolo ha in tutto questo? La partecipazione attiva dei cittadini al dibattito pubblico sui temi fondamentali della politica cittadina che spazio occupa nell’agenda dell’amministrazione? - ha chiesto Andreoli - a distanza di quasi un anno dall’insediamento della nuova consiliatura non è ancora stato pubblicato il bando per la formazione delle nuove consulte. Si è data la preferenza alle consulte dello sport e dei giovani: sacrosante, senza dubbio. Ma, forse, è il caso di restituire ai cittadini un ruolo proattivo nel dibattito della politica locale, per evitare che quel vuoto sia occupato dalla disinformazione e dalla propaganda".