Attualità

Sicurezza, Marconcini risponde ai Cinque stelle

L'ex sindaco era stato chiamato in causa dagli esponenti del Movimento: "Il tema sicurezza è stato isolato da forze di destra e ora dal M5s"

Marconcini ai tempi in cui era sindaco

Il Movimento cinque stelle in un articolo pubblicato ieri aveva attaccato l'amministrazione comunale di Pontedera affermando che "nei due mandati di Marconcini (2000 - 2009) e nel primo di Millozzi (2009 - 2014) il problema sicurezza era stato ignorato o addirittura negato".

Pronta è arrivata la risposta dell'ex sindaco di Pontedera Paolo Marconcini: "Gli esponenti del Movimento Cinque Stelle e simili sono molto approssimativi nel descrivere l'esperienza amministrativa di centrosinistra che caratterizzò il mio mandato di sindaco, relativamente ai temi della sicurezza".

"Durante la nostra esperienza amministrativa - ha ricordato Marconcini - abbiamo ripetutamente detto che solidarietà e sicurezza devono marciare di pari passo. Vale a dire: affermazione di uguali diritti e rispetto di uguali doveri. I problemi derivanti dai flussi migratori sono oggettivi per tutti e affrontare e risolvere i temi ad essi connessi non è semplice per nessuno. Le vicinanze delle stazioni, la presenza di un tessuto di imprese, da sempre agiscono da catalizzatori naturali delle comunità, più per caratteristiche urbane che politiche. E così è stato anche per Pontedera".

Marconcini ha ricordato che "ci furono episodi di violenza e di disordine nella zona della Stazione e li affrontammo richiedendo ancora più attenzione alle forze dell'ordine con la polizia comunale e creando comitati di cittadini o aderendo a quelli che si formarono, in cui i residenti del quartiere, di diversa nazionalità e provenienza, dialogavano insieme alle forze sociali, alle istituzioni, all'amministrazione comunale. "Ricetta" che mi sembra ancora valida al giorno d'oggi".

"Ricordo - ha ripreso l'ex primo cittadino - che da certe anime belle fummo stigmatizzati per aver sollevato il problema della sicurezza. Addirittura uno scrittore illustre, con ingiusta superficialità, mi additò quale razzista, perché richiamai con forza le comunità al tema, alla diade diritti/doveri. La qual cosa mi offende ancora nel profondo".

Marconcini ha aggiunto: "Due cose desidero osservare. La prima è che, a Pontedera come altrove, tutti coloro che hanno posto l'accento e isolato il problema della sicurezza, come questione fine a sé stessa, sono sempre stati, tranne rarissime eccezioni, movimenti di destra o da destra ispirati e ora lo fanno i Cinque stelle. Ne prendo atto. La seconda cosa è che certo la sicurezza deve essere tematizzata perché senza di essa viene meno il senso stesso della cosa pubblica e si afferma il far west, che è bello solo al cinema, quando è bello. E viene meno proprio per i cittadini, sopratutto per i ceti popolari. Però c'è modo e modo di tematizzarla, la sicurezza: da sinistra si deve fare mettendo avanti la solidarietà, l'inclusione, la soluzione dei problemi sociali che agiscono sul disagio e sul disordine. I temi della povertà, delle guerre, degli squilibri del mondo sono reali e di fronte a questi una società antisolidale non è una società più sicura, anzi l'esatto contrario. Non è innalzando muri che si risolvono questi problemi. Perché si tratta di questioni di ordine pubblico, ma non solo di ordine pubblico. Sono questioni sociali che vanno affrontate con forza, attenzione, ma anche con grande senso di umanità. E non è solo una prerogativa di sinistra. Tutti noi ci commuoviamo quando lo sentiamo dire a Papa Francesco"