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Tre locali chiudono prima, centrodestra polemico

Arcenni: "Città dell'integrazione, del commercio... poi il problema della microcriminalità si risolve negando parte d'incasso a tre esercizi pubblici"

Il Comune ha impedito per due mesi a tre locali pubblici, il bar Ilenia in piazza Belfiore e i kebbabari di via Palestro e via Manzoni di vendere alcol dopo le 13 nonché ha imposto la chiusura anticipata alle 19,30.

Il provvedimento segue un periodo in cui nei tre locali e nelle vicinanze si sono ripetuti episodi di risse e spaccio.

Sull'argomento è intervenuto Matteo Arcenni, esponente di centrodestra: "Questo provvedimento è lo specchio della schizofrenia che contraddistingue non solo la giunta che amministra Pontedera, ma anche l'intera area di centrosinistra, a livello nazionale". 

"Prima si dice che Prima si dice che Pontedera è la città dell'integrazione e dell'aggregazione, la città che scommette sulla sana convivenza tra etnie diverse, ma poi si arriva a chiudere tre attività per evitare la furia di un gruppo di magrebini che negli ultimi mesi ha messo a ferro e fuoco la città". 

"Si dice che Pontedera è la città del commercio, dove chi sceglie di mettersi in gioco a livello imprenditoriale viene accolto a braccia aperte, ma poi il problema della microcriminalità in centro si risolve negando una parte d'incasso a tre esercizi pubblici. Si dice, quindi, tutto, e il contrario di tutto. E questo testimonia quanto l'ordine pubblico sia completamente sgusciato via dalle mani dell'amministrazione, sempre più costretta a rivolgersi alle forze dell'ordine chiedendo maggiori controlli e pattugliamenti insistenti".

"L'integrazione - ha concluso Arcenni - ieri era un fiore all'occhiello per il sindaco Simone Millozzi e la sua squadra di governo, mentre oggi è un fastidioso problema da risolvere in fretta. E soprattutto penalizzando chi ha scelto di fare un investimento in città".