Tempo fa, Quinewsvaldera raccontava di una moderna caccia al tesoro chiamata Geocaching, un divertente (e talvolta avventuroso) passatempo che permette agli utenti registrati di nascondere e ricercare piccoli tesori, segnalando gli esiti della caccia agli altri partecipanti.
Il sistema funziona grazie alle mappe virtuali, e viene spesso sfruttato per conferire un tocco di originalità a luoghi che già posseggono un'attrattiva turistica: uno di quei percorsi, a Pontedera, conduce purtroppo a una triste scoperta: un tappeto di siringhe là dove avremmo dovuto trovate il piccolo tesoro nascosto.
Salta fuori adesso un altro luogo visitato da chi fa uso di sostanze stupefacenti: un muretto vicino alla Montagnola, precisamente nel punto in cui si accede all'argine del fiume Era, in prossimità del ponte sulla ferrovia. A condurci qua non è stata una caccia al tesoro, ma una semplice passeggiata.
Le siringhe sono ben evidenti al margine della carreggiata: spiccano nel verde del pendio come innocui bastoncini bianchi, ma a guardarle da vicino si rivelano per ciò che sono: un pericolo a portata di mano, in un luogo spesso e volentieri frequentato da giovani e adolescenti, a pochi passi da una scuola media.