Politica

Sit-in di FdI, "Keu, servono subito le bonifiche"

La senatrice Pellegrino e il consigliere Bagnoli, di fronte alla dita Le Rose, hanno chiesto un intervento a tutela della salute e dell'ambiente

L'iniziativa di Fratelli d'Italia

Un sit-in di protesta, parte dell'iniziativa "Onda tricolore contro le mafie", tenuto di fronte all'azienda Le Rose. A organizzarlo è stato Fratelli d'Italia, che alla presenza della senatrice Cinzia Pellegrino ha portato nuovamente alla ribalta la questione del Keu come fu, qualche settimana fa, per il Green Park.

"Non potevamo che fare tappa qui: è un evento che organizziamo tutti gli anni per ricordare il sacrificio di Falcone e Borsellino durante il quale attraversiamo tutta l'Italia, parlando di mafia e delle mafie locali - ha detto la senatrice Pellegrino - ovviamente, il caso di questa azienda e di tutto l’indotto gestito da questi proprietari che, con il Keu, hanno fatto man bassa anche della salute dei cittadini toscani, ci ha permesso di parlare dell'infiltrazione mafiosa e del danno ambientale e di salute".

All'iniziativa ha preso parte anche Matteo Bagnoli, capogruppo di FdI in Consiglio comunale a Pontedera. "Vogliamo portare la questione del Keu al livello nazionale grazie al supporto della senatrice Pellegrino, che presenterà un'interrogazione parlamentare - ha spiegato - la Regione ha stanziato circa 10 milioni di euro, che però non vanno a coprire la necessità di bonificare le nostre aree e, nello specifico, non viene citata l’area contaminata vicino alle abitazioni del nostro Comune nella zona stadio".

"Questo denota come l’attuale amministrazione, capeggiata da Franconi, sia del tutto ininfluente nelle scelte della Regione, nonostante sia Giani che Franconi siano esponenti dello stesso partito - ha concluso - non possiamo perdere più tempo, le bonifiche devono essere effettuate quanto prima, a ogni costo, a tutela della salute di tutti. Non è più tollerabile che i cittadini di Pontedera continuino a essere vittime sacrificali dell’inerzia di chi avrebbe dovuto tutelare a priori la salute della città".