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Solidarietà a Marconcini anche da Ali Ndiaye

L'ex pugile ricorda come l'allora sindaco e poi presidente Geofor, oggi condannato per peculato, lo accolse a braccia aperte in città

Paolo Marconcini e Mouhamed Ali Ndiaye

"Piena solidarietà, rispetto e umanità a Paolo Marconcini, ex Sindaco di Pontedera, la città della pace che mi ha accolto e mi ha dato la possibilità di diventare Campione d'Italia di pugilato, durante il periodo in cui fu Sindaco Paolo che poi divenne Presidente della Geofor", queste le parole di Mouhamed Ali Ndiaye.

"Un uomo con un grande senso di umanità, integro e coraggioso - ha aggiunto -. Il mio padre italiano. Un grande lavoratore con una mentalità aperta. È stato nominato cittadino onorario del Senegal dall’allora Presidente della Repubblica Abdoulaye Wade ed è stato ricevuto dal Califfo di Touba, all'epoca Serigne Bara Fallilou Mbacke, per le iniziative di solidarietà svolte in favore del Senegal". 

"Chiedo per Paolo la preghiera e il sostegno morale di tutta la Comunità degli stranieri d’Italia, in particolare dei Senegalesi - ha concluso Ali Ndiaye -, e la benedizione di Barké Serigne Saliou Mbacke, affinché abbia pace e serenità per tutta la vita. Stai tranquillo, carissimo Paolo, anche i Profeti sono stati accusati ingiustamente, ma, come diciamo noi Senegalesi, non è mai possibile seppellire l’ombra. La verità di una persona resta".