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Spacciatori via dalla stazione, scatta l'ordinanza

Il sindaco Millozzi, tra i primi in Italia, ha applicato il decreto Minniti contro le persone identificate negli episodi avvenuti nei giorni scorsi

La cartina dei luoghi dell'allontanamento

"Oggi ho firmato, tra i primi comuni in Italia, un'ordinanza di allontanamento da luoghi particolari (nel caso di specie stazione ferroviaria ed autobus con i relativi spazi pubblici limitrofi) dando seguito ai recenti interventi sulla sicurezza urbana introdotti dal Decreto Minniti". L'annuncio, che fa seguito a quanto tempo fa aveva promesso, arriva dal sindaco Simone Millozzi che ha deciso di mettere in pratica questo nuovo strumento che la legge gli permette di mettere in campo per contrastare fenomeni di criticità in alcune zone.

Si tratta, spiega il sindaco, di "persone, per lo più pregiudicate, dedite al consumo e spaccio di sostanze stupefacenti, inclini a disturbare la pubblica quiete, fomentare risse appropriandosi indebitamente di luoghi pubblici che appartengono alla collettività".

Proprio nel pomeriggio di ieri, in zona stazione, si è consumata una lite fra un uomo e una donna che si è conclusa con il ferimento di quest'ultima con un coltello, per probabili questioni legate allo spaccio. "Il presidio quotidiano delle forze dell'ordine e dei volontari che abbiamo organizzato sul posto - ha commentato Millozzi - ha reso possibile ancora una volta un pronto intervento utile all'identificazione degli autori del fatto, due concittadini residenti in Valdera, ed all'arresto di uno di questi. L'auspicio è che l'ordinanza adottata, unita ad altri provvedimenti fuori dalla mia competenza, aiuti le autorità preposte all'ordine ed alla sicurezza pubblica, a render ancor più efficace l'azione di repressione verso queste condotte delinquenziali. L'obiettivo comune - ha concluso il sindaco - non può che esser quello di sostenere l'idea che in città non c'è spazio per chi, commettendo reati, mina la pacifica convivenza e la coesione sociale. E' un percorso difficile e complicato che l'intero paese, direi tutto l'occidente, è chiamato ad affrontare. È una sfida che può esser vinta se ciascuno, nell'ambito delle proprie prerogative, minime o enormi che siano, fa la propria parte verso lo stesso obiettivo. Il solito che da tempo - noi - stiamo perseguendo con attenzione e determinazione".