Cronaca

Spara e lo ferisce, la scacciacani per depistare

Il proiettile vagante colpì un 25enne in viale Italia. Chiuse le indagini: i colpi a salve usati come "alibi" dopo quelli esplosi con la pistola

Era la notte tra il 24 e il 25 Giugno 2022 quando il rumore di alcuni colpi di pistola dei pressi di viale Italia aveva allarmato i residenti e portato sul posto i carabinieri.

Durante gli accertamenti, i militari si erano messi all'inseguimento di un'auto dalla quale, transitando al alta velocità, erano stati esplosi alcuni colpi di arma da fuoco. Fermato il veicolo, i militari hanno identificato e denunciato il conducente, un 30enne trovato in possesso di una pistola scacciacani con la quale aveva esploso i colpi a salve.

Ore dopo, però, il caso aveva preso una piega diversa: La sera dello stesso sabato 25 Giugno un giovane era finito al pronto soccorso con una ferita di arma da fuoco ad una gamba.

Il ferimento, riferiscono i carabinieri, risaliva alla notte precedente. Il ragazzo, 25 anni, era stato raggiunto da uno sparo mentre stava camminando in viale Italia, ma non era ricorso prima a cure mediche, si legge nella nota dell'Arma, "Per incomprensibili timori".

Le indagini, terminate verso la fine di Novembre, hanno compreso l’acquisizione e l'analisi di numerosi filmati registrati dall’impianto di videosorveglianza comunale e privata dell’area interessata dai fatti; l'ascolto di numerose persone informate sui fatti; oltre a sopralluoghi e ricerche di ogni utile fonte di prova.

Dal complesso investigativo, riferiscono i carabinieri, sarebbero emerse "Chiare responsabilità a carico del giovane denunciato per avere esploso i colpi a salve, evento temporalmente successivo al ferimento, con la probabile finalità di crearsi una sorta di alibi rispetto all’utilizzo di una vera arma da fuoco".

In base a quanto emerso nel corso delle indagini i colpi di arma da fuoco sarebbero stati esplosi durante una lite. Un proiettile vagante avrebbe colpito il 25enne, estraneo ai fatti e finito in ospedale. La scacciacani sarebbe stata utilizzata solo successivamente, forse con l'obiettivo di portare fuori strada gli inquirenti.

Dopo aver vagliato gli accertamenti svolti e le relative fonti di prova, l'autorità giudiziaria ha recentemente emesso un provvedimento di conclusione delle indagini preliminari poi notificato all’indagato, ritenuto responsabile delle lesioni cagionate al 25enne, per avere detenuto e portato in luogo pubblico una pistola senza alcuna autorizzazione e per avere esploso più colpi nel centro abitato.