Cronaca

Maleodoranze, Arpat promette campionamenti

Sul caso delle numerose lamentele arrivate da chi vive nei pressi delle stalle a I Fabbri, Arpat ha ricordato che ci sono indagini in corso

La stalla di via Val di Cava a I Fabbri

"In relazione alle numerose proteste pervenute per le maleodoranze prodotte dall’allevamento bovini in località Treggiaia a Pontedera , sono tutt’ora in corso indagini da parte della Polizia Giudiziaria dei vari Enti coinvolti (Arpat, Carabinieri Forestali, Asl, ecc.) e procedimenti amministrativi, avviati dalla Regione Toscana e dal Suap Unione Valdera, volti a regolarizzare l’attività nel rispetto delle normative sanitarie e ambientali e nei quali verrà verificata anche la compatibilità dell’insediamento con il contesto territoriale". 

Così da Arpat con una nota, nella quale si segnala anche che il sindaco Matteo Franconi, "come Autorità sanitaria locale, sta valutando quanto prodotto dagli enti ed ha avviato un procedimento per ottenere ulteriori elementi su cui formulare prescrizioni specifiche al gestore dell’allevamento, a tutela della salute e dell'igiene pubblica".

Inoltre da Arpat "si precisa che durante i sopralluoghi di Agosto e Settembre 2020, non sono stati effettuati rilievi alle emissioni. Gli inquinanti indicati nella notizia del 13 Novembre 2020 pubblicata sul sito di Arpat sono quelli caratteristici degli allevamenti zootecnici: ammoniaca, metano e protossido d’azoto".

Arpat, in conclusione, ha assicurato che si sta attrezzando per "effettuare campionamenti per verificare anche strumentalmente quanto lamentato dai numerosi esponenti" e che "l’attenzione quindi degli Enti sulla problematica lamentata e sull’attività svolta dall’allevamento bovini posto in via Val di Cava nel comune di Pontedera è veramente altissima".