Dalla serata di oggi, venerdì 7 Marzo, e fino a domenica 9, piazza Garibaldi ospita i banchi dello street food internazionale, con sapori che arrivano da tutto il mondo. Un evento nato dalla collaborazione tra Confartigianato Pisa e Alfredo Orofino, presidente dell'Associazione italiana ristoratori di strada. L'appuntamento, però, non è rimasto immune dalla polemica per la chiusura della piazza, delle strade adiacenti e per il traffico congestionato in città.
"Questa iniziativa celebra la cultura del cibo di strada con proposte di alta qualità e provenienti da tutto il mondo - ha spiegato Michele Mezzanotte, segretario generale di Confartigianato Imprese di Pisa - è anche un'opportunità per scoprire nuove tradizioni culinarie. Invitiamo tutti a partecipare e a vivere un'esperienza unica all'insegna del gusto e della convivialità".
Dalla cucina siciliana agli arrosticini abruzzesi, dalla paella spagnola alle birre artigianali, prelibatezze che, secondo alcuni, non addolciranno il palato dei residenti. La chiusura al traffico di piazza Garibaldi, del resto, renderà un po' più complicato attraversare la zona e priverà di qualche parcheggio i residenti.
"Ancora una volta tutto è stato fatto senza prima interpellare i residenti e, ancora una volta, questo fine settimana gli abitanti di piazza Garibaldi saranno prigionieri in casa - ha commentato Nicolò Stella, consigliere comunale di Fratelli d'Italia - mentre il valore delle case del centro storico diminuisce sempre più, non per colpa degli immigrati, ma per via di una miopia sfocata di un'amministrazione che pensa di far diventare il centro in un grande Circo Barnum, nella speranza di attirare gente senza accorgersi che c'è una emorragia di negozi".
"Quando ci sono degli eventi serali, sembra che in centro cessi ogni forma di rispetto: il volume si alza a piacere, mancando i controlli costanti delle forze dell'ordine - ha concluso - probabilmente, da parte degli autori, non c'è nemmeno la consapevolezza che si procura gran fastidio e oltraggio ai residenti. Come è successo in tante altre città, anche il centro storico di Pontedera piano piano si spopolerà dei residenti, e diventerà terra di nessuno. Nel frattempo, ci giunge la notizia di 50 firme inviate al sindaco da parte dei residenti nel centro storico: l'ultimo tentativo prima di abbandonarlo definitivamente".