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Svolta Keu, il Consiglio di Stato dà ragione al Comune

Ribaltata la sentenza del Tar: le ordinanze del sindaco tornano in vigore e il costo della rimozione sarà a carico dei privati. Scetticismo da FdI

I cumuli di terra al Green Park

L'ordinanza emessa dal sindaco Matteo Franconi relativamente ai cumuli di terra contenenti il Keu e presenti nell'area del Green Park di Pontedera è tornata in vigore. Lo ha deciso il Consiglio di Stato, che ha ribaltato la decisione del Tar e che, dunque, pone nuovamente in capo alla società proprietaria dell'area e all'appaltatore la rimozione dei cumuli stoccati nella lottizzazione.

"Il tempo alla fine è sempre galantuomo e la parola fine a questa vicenda arriva confermando la bontà dell'operato del Comune e la correttezza delle scelte fatte a tutela della città - ha commentato il sindaco Franconi - è un bel giorno per la città intera".

In breve, il sindaco aveva emesso un'ordinanza con la quale intimava alle due società coinvolte di rimuovere, a proprie spese, i cumuli presenti nell'area. Dopodiché, il Tar della Toscana ne aveva sospeso l'efficacia dopo un doppio ricorso. Decisione a sua volta impugnata dall'amministrazione, che proprio dal Consiglio di Stato ha ottenuto una sentenza favorevole.

Durante questo periodo, in attesa degli esiti giudiziari, Arpat ha monitorato lo stato dei luoghi: come spiegato dal Comune, i tecnici hanno di fatto verificato che lo stoccaggio provvisorio delle terre, coperte dai teloni, restasse confinato senza provocare criticità.

"Abbiamo atteso l'esito di questa sentenza contemperando il duplice interesse di tutti i cittadini di Pontedera alla tutela dell'ambiente e al non dover pagare l'ingente costo della rimozione e dello smaltimento di rifiuti - ha aggiunto - trasportati da un privato in un'area di un altro privato".

"Abbiamo tenuto la barra dritta anche quando sul posto sventolavano le bandiere della strumentalizzazione politica e riecheggiavano le usuali polemiche di taluni apprendisti stregoni titolari indiscussi delle facili soluzioni - ha concluso - incalzeremo sin da subito i destinatari dell'ordinanza: se non eseguiranno quanto richiesto nei tempi prefissati, certamente si sostituirà il Comune, ma adesso potrà farlo in loro danno e recuperare legittimamente le somme eventualmente necessarie. Senza che l'onere ricada, com'è giusto che sia, sui cittadini di Pontedera".

La notizia ha raggiunto ovviamente anche Matteo Bagnoli, capogruppo di Fratelli d'Italia in Consiglio comunale. "La sentenza non risolve completamente il problema - ha commentato - al di là delle questioni legali, è fondamentale affrontare la presenza del Keu in modo tempestivo: alcune amministrazioni hanno già posto la salute dei cittadini al primo posto, intervenendo prontamente per rimuovere le sostanze nocive".

"È essenziale mettere al centro delle azioni la tutela della salute pubblica, cercando soluzioni che garantiscano la sicurezza dei cittadini di Pontedera - ha concluso - a prescindere dall'esito giudiziario, la priorità dovrebbe essere la risoluzione pratica della presenza del Keu, con un intervento immediato per proteggere la salute dei cittadini".