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Teatro Era, "Lavoratori e attività, nessuna ripercussione"

Il bilancio chiuso in pari grazie ai fondi di riserva accende un campanello d'allarme. Franconi: "Per il 2024 occorrono migliorie organizzative"

Il Teatro Era di Pontedera

I conti del Teatro della Toscana fanno discutere. La Fondazione, partecipata da soci pubblici come il Comune di Firenze, la Fondazione Cassa di Risparmio Firenze, la Regione, il Comune di Pontedera e la Fondazione Peccioliper, ha infatti registrato un passivo di 1,2 milioni di euro.

Proprio per questo, nella riunione del Consiglio di amministrazione e nell'assemblea dei soci pubblici, è stato deciso di ricorrere alle riserve disponibili, così da colmare la falla. E, per il futuro imminente, valutare le strategie necessarie a ridurre i costi per ottenere un bilancio positivo anche nel 2024.

"Cda e soci hanno deliberato di chiudere il bilancio 2023 utilizzando le riserve disponibili, nell’obiettivo di confermare la prassi degli esercizi passati di una gestione che consenta il raggiungimento dell’equilibrio contabile - si legge in una nota - inoltre, dopo aver trattato tutti gli aspetti riguardanti le possibili soluzioni per garantire l’equilibrio gestionale anche per il 2024, hanno dato pieno mandato al direttore generale Marco Giorgetti di individuare le azioni necessarie per presentare entro il 30 Novembre il progetto di bilancio preventivo definitivo".

La questione riguarda da vicino anche la Valdera: non solo per la partecipazione diretta del Comune pontederese e della Fondazione Peccioliper, ma anche perché, all'interno del Teatro della Toscana, figurano non soltanto il teatro La Pergola e il teatro Rifredi, ma anche il Teatro Era di Pontedera.

"Non ci saranno ripercussioni a livello di attività, né tantomeno sul personale, per il quale non è previsto il ricorso alla cassa integrazione: se si fermano i lavoratori del nostro teatro, si ferma il teatro - ha commentato il sindaco di Pontedera, Matteo Franconi - il fatto che giovedì 19 Ottobre presenteremo il cartellone 2023/2024 è un'indicazione forte. Del resto, i fondi di riserva interni al bilancio ci garantiscono di chiudere in tranquillità il 2023, un anno in cui certamente abbiamo sofferto alcune criticità. Per il 2024, comunque, dovremo fare dei ragionamenti per capire dove intervenire".

Gli interventi, come assicurato dal sindaco, si concentreranno esclusivamente su migliorie organizzative e su risparmi in ambiti non vitali. "Sarà importante soprattutto intercettare fondi esterni - ha aggiunto - il nostro territorio, per esempio, sta dando segnali importanti: c'è voglia di stare al fianco del teatro, perché la sua dimensione nazionale è un volano importante per tutti noi. Abbiamo tempo fino a fine Novembre per presentare il bilancio di previsione per il 2024: partiamo dalla Pergola e dall'Era, per capire quali risposte dare".

"Quando si parla di teatro l'attenzione è sempre alta: ci sono costi gestionali significativi - ha concluso - i segnali però sono anche positivi: a conclusione della seduta del Cda e di quella dei soci pubblici, ne sono uscito consapevole che possiamo contare su un gruppo che vuol lavorare e dare continuità. Per questo, sarà fondamentale anche capire quante risorse metterà il Ministero: entro Novembre possiamo fare una previsione, ma l'entità ci sarà comunicata soltanto ad Aprile".