Chiedere l'installazione di telecamere a circuito chiuso nei locali dei servizi sociali, del consultorio, della Salute mentale e dei servizi socio-sanitari. È stata questa la richiesta, bocciata dal Consiglio comunale, che ha creato dibattito tra maggioranza e opposizione.
A proporre la mozione è stato il gruppo di Fratelli d'Italia. "Questa mozione è frutto di un'esperienza di anni, accumulata nell'associazionismo - ha detto Gian Paolo Quercetani, consigliere di Fratelli d'Italia - la maggior parte degli operatori lavora seriamente e con onestà. Purtroppo, però, ci sono casi di cronaca che dimostrano come ciò non accada sempre. Le telecamere servono a tutelare i lavoratori che svolgono bene il proprio mestiere".
"Non solo - ha aggiunto - le telecamere possono tutelare anche quegli utenti, come bambini e anziani, che a volte non lo sono. Cerchiamo di andare incontro sia agli operatori, ma anche agli utenti che talvolta subiscono dei maltrattamenti. Mi dispiace, però, che spesso e volentieri si crei confusione su queste tematiche: non chiedo che sia l'amministrazione a installare le telecamere, bensì che si faccia promotrice di questo messaggio nei confronti della Regione Toscana".
La mozione, appunto, è stata rigettata dalla maggioranza di Partito Democratico, Corri Con, Progetto Pontedera e Puccinelli per Pontedera. "La proposta riguarda ambiti che non rientrano nelle competenze dell’amministrazione comunale e solleva questioni di legittimità, in particolare in materia di privacy e di rispetto dei diritti sindacali dei lavoratori - hanno scritto i consiglieri in una nota - ancora una volta ci troviamo di fronte a una strategia che ha come unico obiettivo quello di creare tensione e malcontento, senza affrontare seriamente i problemi. Presentare mozioni palesemente irricevibili, per poi, magari, diffonderne il rigetto sui social, come già successo in passato, rappresenta un modo di fare politica irrispettoso nei confronti delle istituzioni e dei cittadini".
"Siamo consapevoli che il tema della sicurezza sia oggi particolarmente sentito dalla cittadinanza, anche alla luce dei recenti fatti di cronaca - hanno concluso - proprio per questo, riteniamo che sia necessario affrontarlo con serietà, concretezza e responsabilità, non con strumentalizzazioni che rischiano solo di alimentare paure senza offrire soluzioni".