Lavoro

Tmm, comitato di garanzia e garanzie necessarie

Attuato il passaggio preliminare per valutare la fattibilità del progetto cooperativa. Il sindacato di base indica tre aspetti fondamentali

Il presidio dei lavoratori fuori dalla Tmm

E' stato costituito il comitato di garanzia per valutare un possibile piano industriale in vista della cooperativa che ridarebbe il lavoro agli 85 dipendenti della Tmm che da inizio agosto presidiano l'azienda con i gazebo, sfidando il freddo e le intemperie.

Il comitato è nato dopo l'assemblea di ieri a cui ha partecipato anche Massimo Braccini, segretario regionale della Fiom Cgil. Si sta in sostanza valutando un piano industriale. Braccini ha fatto sapere che in altre situazioni simili la costituzione di una cooperativa ha dato buoni risultati, ripristinando il lavoro.

Intanto il sindacato generale di base, tramite le parole di Antonio Piro ha elencato tre garanzie che potrebbero essere utili per costituire la cooperativa senza fare salti nel buio: "La Piaggio deve garantire lo stesso volume di commesse che garantiva fino ad agosto e ciò deve essere per almeno 10 anni. Le istituzioni devono impegnarsi a trovare i soldi necessari per fare partire il tutto senza problemi. Gli stipendi di tutti coloro che lavorano devono essere quelli del contratto di lavoro metalmeccanico".

"Senza queste garanzie - ha concluso Piro - meglio continuare la lotta per reinternalizzare la produzione delle marmitte e dei lavoratori in Piaggio. Fino ad oggi si e fatto di tutto per coprire le responsabilità di Piaggio nelle vicende Ristori e TMM. Ma mai si è cercato seriamente di costruire una vertenza territoriale contro i licenziamenti e le politiche di delocalizzazioni".