Attualità

Tmm, presidio dei lavoratori ai cancelli chiusi

Cancelli con catene e lucchetti e serrature cambiate. Anche le due segretarie che stamane avrebbero dovuto entrare sono state messe in ferie

Il presidio di questa mattina davanti alla Tmm di Pontedera

Un'estate da incubo per gli 85 lavoratori della Tmm dell'indotto Piaggio, alle prese con il rischio chiusura dell'azienda. Questa mattina, in attesa di risposte dalla proprietà torinese e dall'amministratore delegato, gli operai hanno presidiato l'ingresso della fabbrica, che da venerdì risulta inaccessibile.

Sotto il sole hanno montato un gazebo e degli ombrelloni. Fra giornali, carte, parole crociate e ventagli, le ore passano senza che arrivino notizie dalla Csl di Torino.

"Hanno cambiato tutte le serrature e messo i lucchetti a tutti gli ingressi - ha raccontato Daniela Martini della Rsu Fiom, questa mattina al presidio insieme ai colleghi - e anche le due segretarie che dovevano entrare sono state messe in ferie. Inoltre, la ditta che si occupa della sorveglianza è stata incaricata di presidiare gli ingressi ventiquattr'ore su ventiquattro".

"Stiamo valutando se rivolgerci a un legale - ha aggiunto Martini - perché questa, senza che sia stata fatta alcuna comunicazione di chiusura, ci pare a tutti gli effetti una serrata".

Nel frattempo, dall'Usb arrivano critiche ai sindacati unitari. "A dicembre le Officine Ristori - ha scritto il responsabile locale Simone Selmi -, ora la Tmm. Due aziende dell’indotto Piaggio in crisi. Nel mezzo un incontro con il presidente Colaninno in cui ha annunciato nei prossimi anni il taglio del 50% della forza lavoro a Pontedera per la fabbrica 4.0. Le segreterie nazionali e provinciali di Fiom, Fim e Uilm nel loro comunicato, hanno omesso questa parte dell’incontro. Non capiamo la strategia di queste organizzazioni di voler lasciare fuori dalla vertenza per l’indotto lo stabilimento principale, cioè la Piaggio. A pensare male ci si indovina sempre".