Lavoro

Tmm, Usb insieme agli 85 lavoratori

L'Unione sindacale di base: "Dobbiamo essere tutti uniti e organizzare iniziative comuni per salvare tutti i posti di lavoro"

Le rsu Piaggio dell'Unione sindacale di base sono intervenute sulla crisi dell'azienda dell'indotto Piaggio Tmm. La ditta che produce marmitte ha chiuso i cancelli una ventina di giorni fa gettando nel dramma 85 lavoratori

"Non parlateci di accordo di programma - hanno esordito da Usb - la vicenda della Tmm di Pontedera è l’ennesima dimostrazione di come il territorio della Valdera, a causa delle strategie di dismissione industriale di Piaggio e delle politiche amministrative e sindacali che le sostengono, stia diventando un territorio in crisi in cui quotidianamente si perdono posti di lavoro. Come Rsu Usb Piaggio esprimiamo ai lavoratori della Tmm tutta la nostra solidarietà e il nostro appoggio per qualunque iniziativa che verrà organizzata per salvare tutti i posti di lavoro e il futuro del loro stabilimento".

"Crediamo però - hanno ripreso - sia importante che i lavoratori dell’indotto e della casa madre siano uniti soprattutto nelle numerose vertenze che si sono aperte sul territorio per provare ad impedire la progressiva dismissione del polo Pontederese. Per questo riteniamo che tutta la Rsu Piaggio insieme agli operai in presidio permanente della Tmm debbano incontrarsi per organizzare iniziative comuni e che abbiano come protagonisti tutti i lavoratori del territorio". 

"Quando ci dicono che è meglio non attaccare pubblicamente la dirigenza Piaggio - hanno rimarcato da Usb - perché altrimenti si rischia di non farla partecipare ai tavoli di trattativa in realtà stanno semplicemente nascondendo la loro collusione di interessi e i loro accordi sottobanco. Come si può pensare di trovare un acquirente se la Piaggio non garantirà le commesse? Come si può pensare che non sia responsabile quando l’85 per cento della produzione era rivolta a Piaggio? Non possiamo dimenticare le dichiarazioni pesantissime proprio di Colaninno quando all'esterno dello stabilimento gli operai delle Officine Ristori distribuivano un volantino. Disse chiaramente che la Piaggio non aveva nessuna responsabilità in merito alla crisi dell'indotto".

Le parole del presidente di Piaggio per Usb sono di "una falsità inaccettabile che andrebbe denunciata da tutti, compresi i rappresentanti istituzionali che da subito si sono recati davanti ai cancelli della Tmm. Inoltre abbiamo già sentito diversi soggetti parlare di accordi di programma per le aree di crisi. Una strategia palesemente fallimentare. Gli esempi Piombino e Livorno non bastano? Nonostante gli incentivi statali (voluti da Confindustria) neanche un posto di lavoro è stato creato".

"Per questo come organizzazione aderiremo allo sciopero con manifestazione di lunedì 4 settembre - hanno concluso da Usb - Ma sia chiaro per noi questo è un inizio, un punto di partenza per salvare tutti gli 85 posti di lavoro. Ma deve servire anche aprire una vertenza direttamente con Piaggio sia per l’indotto cheper la casa madre".