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Tutto esaurito a teatro per Maria Amelia Monti

La nota attrice, martedì 27 febbraio, porterà in scena a Pontedera Miss Marple, la più celebre investigatrice creata dalla penna di Agatha Christie

Martedì 27 febbraio alle 21 è tutto esaurito al Teatro Era di Pontedera con Miss Marple la più famosa detective di Agatha Christie, che sale sul palcoscenico con la simpatia di Maria Amelia Monti e dà vita a un personaggio contagioso, accompagnata da Roberto Citran e Sabrina Scuccimarra e un gruppo di giovani attori.

Edoardo Erba adatta il famoso romanzo di Agatha Christie Miss Marple per creare una commedia contemporanea con l’interpretazione di Maria Amelia Monti e la regia di Pierpaolo Sepe.

Siamo alla fine degli anni ‘40, in una casa vittoriana della campagna inglese. Miss Marple è andata a trovare la sua vecchia amica Caroline, una filantropa che vive lì col terzo marito, Lewis, e vari figli e figliastri dei matrimoni precedenti. Di questa famiglia allargata, fa parte anche uno strano giovane, Edgard, che aiuta Lewis a dirigere le attività filantropiche. Il gruppo è attraversato da malumori e odi sotterranei, di cui Miss Marple si accorge ben presto. Durante un tranquillo dopocena, improvvisamente Edgard perde i nervi: pistola in pugno minaccia Lewis e lo costringe a entrare nel suo studio. Il delitto avviene sotto gli occhi terrorizzati di tutti. Ma le cose non sono come sembrano. Toccherà a Miss Marple capire che ciò che è successo non è quello che tutti credono di aver visto.

Una produzione della Compagnia Gli Ipocriti.

Afferma Pierpaolo Sepe: "Non stupisce come tra tutti i generi - letterari e non - il Giallo rimanga il più popolare. Come del resto testimonia il proliferarsi di serie tv che portano questo marchio, e quello dei suoi vari sottogeneri: noir, thriller, poliziesco. Ciò che sorprende invece è il fatto che un ambito così truculento abbia tra i capostipiti un’anziana signora inglese, Agatha Christie, e che proprio a lei dobbiamo l’invenzione di una delle prime “criminologhe” della storia: Miss Jane Marple.
Da abile conoscitrice della natura umana - ha aggiunto Sepe -, Christie ha saputo sfruttare, come nessun altro, la sottile seduzione che l’uomo avverte nei confronti del suo aspetto più letale, dei suoi istinti più cruenti, e se ne è servita per costruire trame che rimangono tutt’oggi capolavori di suspense e di mistero. I lavori di Agatha Christie non sono certo una novità per Edoardo Erba, traduttore italiano dei suoi testi teatrali e autore del nostro adattamento, ma è stato solo con l’apporto di un’attrice del calibro di Maria Amelia Monti che è stato possibile immaginarsi di portare per la prima volta sul palcoscenico la sua detective più famosa; Miss Marple, per l’appunto.
Ho lasciato libera Maria Amelia di inventare la ‘suaMarple, e quel che ne è risultato è un personaggio molto diverso dalla placida vecchina di campagna, come siamo soliti vederla. Questa Marple assomiglia molto di più a quella dei primi romanzi della Christie; più dispettosa, rustica e imprevedibile, ma sempre dotata di quella logica affilata che le permette di arrivare al cuore delle vicende. La vediamo seduta a fare la sua maglia, come chi insegue una linea di pensiero intrecciato su se stesso, per sbrogliare la matassa e ritrovare il filo della verità. Come un fool scespiriano in continuo contrappunto con il resto dei personaggi - indaffarati a inseguire i propri affanni - Miss Marple sottolinea con ironia e leggerezza le ridicole passioni da cui nessuno è immune, restituendoci con sfrontata franchezza la natura umana per quella che è, senza lasciarsi abbindolare dalle maschere che quotidianamente indossiamo per celarla agli occhi degli altri.
Le scene, le luci, i costumi e le musiche, concorrono a costruire un thriller cupo e carico di tensione, continuamente alleggerito dall’intelligente e irresistibile ironia di Maria Amelia Monti. Bisogna veramente essere dei grandi prestigiatori per raccontare i Gialli, e dove, se non a teatro - il luogo della dissimulazione per eccellenza - può riuscire il trucco più rischioso di tutti?", ha concluso Sepe.