Politica

Un anno di (e con) Franconi

Domani è un anno dalla contesa vittoria elettorale del sindaco. Successo, feste, piena dell'Arno e poi il coronavirus. Ma sempre con grande fiducia

Matteo Franconi

"Lo rifarei, consapevole della forza di questa città che ha capacità, passione e voglia di fare rimettendosi sempre in discussione di fronte all'obiettivo che abbiamo davanti". Domani, 9 giugno, 'ricorre' il primo anniversario di Matteo Franconi sindaco. Ne approfittiamo per un confronto-approfondimento del suo carattere, della sua personalità e del suo modo di vedere le cose e delle situazioni vicine e lontane.

"Mi sono capitate - prosegue - due fasi della città che, ripeto, ha però saputo mettersi in gioco diventando subito più attrattiva e punto di riferimento per il commercio, per i giovani, per i servizi che offre e per gli eventi che sa lanciare. Come le notti bianche, l'inedito veglione di capodanno, il carnevale e altro. Pontedera è stata brava".

E ancora: "Proprio così, la città è stata brava a stare in piazza a fare eventi ma anche di adattare la propria azione a un evento che nessuno avrebbe mai previsto. Nel pericolo emerge infatti l'altra faccia di Pontedera, fatta di responsabilità e di una rinnovata coesione unitaria e di una grande forza del volontariato".

Nel dicembre, prima del coronavirus, delle quarantene - una toccata Franconi per aver partecipato a un incontro nel quale c'era stato un contagio - e del 'tutti in casa', il neo sindaco si è trovato in un 'altra situazione molto pericolosa pur se finita senza danni.

"La piena dell'Arno - dice - resta il momento più difficile perché è stata una vera emergenza contro la quale abbiamo dovuto aprire le cateratte e, insieme agli altri comuni dell'asta dell'Arno, stabilire momento per momento, giorno e notte, cosa fare. Ma quell'occasione è stato anche un test, positivo, per la nostra protezione civile. mentre anche tutta la città ci è stata vicina". 

"Il momento più bello del mio anno è stato il I° maggio quando sono andato all'ospedale a portare il saluto e ringraziare l'intero personale sanitario. Ma è stato emozionante anche il saluto che dal vetro ha potuto dare all'ultima paziente della rianimazione che il giorno dopo sarebbe tornata a casa".

Matteo Franconi è diventato sindaco vincendo allo sprint il ballottaggio col concorrente Matteo Bagnoli, prima situazione del genere dopo oltre 70 anni di vita politico-amministrativa della città. Un braccio di ferro. indubbiamente emozionante, ma.... "Secondo me - Franconi ci pensa solo un po' - questa novità ha dato ancora di più la capacità di entrare nel contenuto dei programmi. Due settimane, dunque, positive per me e per Bagnoli. Non un peso ma un'opportunità a contatto con i gangli della città". Niente scontri all'ultimo... sangue? "No, una competizione sana e rispettosa sui contenuti, mentre 15 giorni si sono ascoltate e valutate le proposte per Pontedera".

Ma qual è il vero carattere di Franconi (magari da confrontare con quello dei i sindaci precedenti)?. "Ho il maledetto vizio - la risposta - di cercare sempre il lato positivo di tutte le cose. Da ogni evento, da ogni situazione, parto sempre da ciò che di positivo già esiste e che può portare altre novità. Il lockdown, a esempio, ha dato modo di conoscerci tra i vicini e alimentare il senso di comunità nella criticità globale, evidenziando elementi di positività. Ora non abbiamo paura del nostro vicino e sappiamo che può essere di supporto anche quotidiano".

Infine: "Avanti tutta, questo è il mio slogan, e forza Pontedera".