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​Un anno fa, senza vaccini

Allora era presidente del consiglio Giuseppe Conte che ordinò il tutti a casa il 10 marzo. Ora siamo a buon passo avanti, ma bisogna insistere

"Stop agli spostamenti, scuole chiuse fino al prossimo 3 aprile, blocco di ogni manifestazione sportiva, compresi i campionati di calcio. Da oggi ci sarà l'Italia zona protetta, le misure già previste dal Dpcm dello scorso 8 marzo saranno valide sull'intero territorio nazionale". 

Ad annunciare il nuovo provvedimento fu il premier Giuseppe Conte in una conferenza stampa la sera del 9 marzo 2020. Il testo, dopo la firma del Presidente, sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale e le nuove misure saranno operative già dal 10 marzo".

Sembra un... secolo e invece sono 'soltanto 14 mesi da quando l'allora presidente del consiglio Giuseppe Conte emanò il famoso editto del tutti a casa fino a tutto aprile, mentre la giornata del I° maggio fece uscire da casa tutti quelli che volevano uscire. Pontedera fu invasa da migliaia di persone e sembrò una festa nazionale.

Ora siamo nuovamente alla porta di maggio - il "maggio radioso",come lo definì Gabriele D'Annunzio per fini allora bellici - e la situazione sembra, e in parte lo è, migliorata. Ma se i vaccini stanno facendo il loro 'dovere' con più di 15 milioni di vaccinati - molti la prima volta, ma è già qualcosa - a Pontedera, a esempio, venerdì sono stati fatti soltanto 66 vaccini perché di più non ce n'erano a disposizione sotto il tendone del piazzale della mercato.

Pare che il maggio porterò situazioni migliori, e a tutti non resta che sperarci.