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Un ​campionato da due volti

Sotto Natale sembrava tutto perso, poi i granata sono diventati una delle squadre più forti. Un grazie a tutti, a partire dalla società fa miracoli

Questo quarto campionato in serie C è stato il più difficile perché nei primi tre il Pontedera non si era mai trovato in serio pericolo di retrocessione mentre un disgraziato periodo intorno a Natale con un punto solo in 8 partite aveva fatto temere il tracollo inarrestabile. Pian piano ci fu però la ripresa, arrivata al top in marzo e inizio aprile quando il Pontedera è stato forse la squadra più in forma del campionato.

Una squadra con un solo vero attaccante, Claudio Santini, che ha incontrato tante difficoltà a perforare le difese compatte ma ha ottenuto preziosi pareggi e ancor più preziose vittorie col gioco di rimessa a lanciare proprio Santini, eroe di parecchi incontri nei quali da solo ha messo in difficoltà gli avversari segnando 13 gol e probabilmente procurandosi un futuro da serie B. Categoria alla quale è già virtualmente approdato Simone della Latta, già acquistato dal Carpi ma lasciato a Pontedera sino a fine campionato. 

Nel girone di ritorno un pernio è tornato a essere anche capitan Vettori, mentre importantissimi sono stati i gol da distanza di Kabashi, che ha segnato anche nella gara della salvezza raggiunta.

E' probabile che la salvezza e forse anche qualcosa di più sarebbe arrivata senza gli infortuni che hanno tagliato fuori Gigio Grassi appena tornato in granata a gennaio e che hanno reso tribolato il cammino di Andrea Caponi, anche lui tornato in gennaio. Mentre fra i granata sono emersi giovani importanti, come Corsinelli, anche lui decisivo in un paio di partite, il portiere Lori e altri ancora.

Ma il primo elogio va alla società che ha assicurato la Lega Pro anche per il prossimo e quinto anno consecutivo, record assoluto e ormai più che doppiato dal dopoguerra a oggi, e a seguire al direttore sportivo Giovannini e all'allenatore Paolo Indiani che stanno battendo ogni record di permanenza sulla panchina granata. La città che ama la sua squadra di calcio e il tifosi devono essergli riconoscenti, mentre ora ci sarà una lunga vacanza, due mesi e forse più, che consentiranno, lo speriamo e lo auguriamo, di stringere proficui affari in entrata e in uscita. (mm)