Attualità

Un giardino e un parcheggio al posto dell'ex Ipsia

Possibile svolta per l'immobile di via Primo Maggio: il Comune sta studiando la fattibilità economica della demolizione e rigenerazione urbana

L'ex Ipsia di Pontedera

Il destino dell'ex Ipsia, in via Primo Maggio, potrebbe riservare una sorpresa inaspettata. L'immobile a due passi dal centro, ormai abbandonato da anni dopo l'addio di studenti e professori, è da tempo sospeso in un limbo, tra progetti naufragati e tentativi di vendita andati a vuoto. 

Non potendo tornare a ospitare le attività didattiche, sulla possibile destinazione della struttura, in passato, si sono accavallate idee e proposte: dalla piazza pubblica alla costruzione di appartamenti a canone calmierato, passando per i progetti andati invece a buon fine, come quello del murale per una riqualificazione quantomeno estetica.

Fino che, nel 2022, la Provincia di Pisa, proprietaria dell'immobile, ha deciso di passare alle vie di fatto mettendolo all'asta. Il primo tentativo prevedeva una quotazione che superava i 5,2 milioni di euro complessivi, mentre la seconda, con un ribasso del 10%, ha portato il prezzo a poco più di 4,7 milioni.

Un buco nell'acqua, però, che non ha risolto il problema. Oggi, però, è il sindaco Matteo Franconi a lanciare la proposta per dare finalmente una destinazione definitiva all'immobile. "Siamo al lavoro per costruire uno scenario sostenibile del comparto urbanistico dell'ex Ipsia - ha detto - vogliamo proporre alla Provincia un tavolo di lavoro finalizzato a costruire e condividere un'idea progetto di rigenerazione urbana prendendo in considerazione scenari alternativi a quello attuale dell'alienazione".

Dunque, niente vendita, ma una riappropriazione pubblica in una nuova veste. "Tra le suggestioni e le proposte che stiamo approfondendo c'è anche quella di studiare la sostenibilità tecnica, economica e giuridica di un accordo che preveda la demolizione della struttura e la riconversione dell'area con un parcheggio e verde urbano - ha specificato - si tratta ovviamente si una prima indicazione che, per un verso, dovrà trovare il necessario equilibrio economico e patrimoniale della proprietà dell'immobile; e, per l'altro, conferme di sostenibilità tecnica e finanziaria nel medio, breve e lungo periodo".

"L'obiettivo è quello di individuare ogni strumento amministrativo potenzialmente utile a capire se quella che al momento è solo un'idea fondamentale per l'intera città possa avere gambe, risorse e sostenibilità per concretizzarsi - ha concluso - non sarà semplice, ma è pur vero che non esiste vento favorevole per il marinaio che non sappia dove andare".

Un'ipotesi che trova il sostegno anche di Lorenzo Nuti, titolare di Enzo Boutique, proprio in via Primo Maggio. “Il progetto sarebbe senz'altro un elemento di attrazione per il tessuto commerciale - ha detto - da tempo attendevamo notizie sul futuro dell'immobile: auspichiamo che il progetto possa vedere presto la luce, dotando così di una maggiore disponibilità di parcheggi un'area che è porta d'accesso al principale asse commerciale della città".

"Un sistema di spazi pubblici e all'aria aperta come connessione urbana è essenziale per una città come Pontedera - ha concluso - che non può prescindere dall'uso di soluzioni di mobilità flessibili e adeguate alle esigenze di valorizzazione del tessuto commerciale e dell'accoglienza turistica".