Cronaca

Un grande fratello fatto dai volontari

Da quasi un anno circa cinquanta sentinelle sorvegliano la città. Il comandante della municipale Stefanelli: "Un aiuto importante per la sicurezza"

Due volontari durante un servizio di controllo

"Non sono ronde" aveva sottolineato il 10 novembre di un anno fa il comandante della polizia locale dell'Unione Valdera Michele Stefanelli durante la presentazione dei volontari che sarebbero diventati le sentinelle della città. Occhi aperti e telefono in mano, pronti a segnalare situazioni sospette o pericolose alle forze dell'ordine.

Quasi un anno dopo Stefanelli ha tracciato un bilancio del servizio: "I volontari effettivi sono circa una cinquantina - ha spiegato - di tre associazioni convenzionate con il Comune: Geza, Il Faro e Associazione nazionale carabinieri". In undici mesi più volte le sentinelle hanno contattato le forze dell'ordine: "In seguito a segnalazioni - ha ripreso Stefanelli - sono scattati un paio d'arresti e diverse denunce". I volontari hanno controllato e continuano a farlo, le zone più sensibili della città come la zona stazione, il centro storico, il quartiere fuori del ponte e l'ospedale.

I volontari girano per i quartieri in divisa, a piedi di giorno, a bordo dei mezzi dopo cena e la notte: "Il Faro ha fatto servizi di controllo notturno, fino alle 4 di notte, per un periodo. Giravano tutta la città". Rispetto a novembre scorso il servizio è cresciuto anche in altri ambiti: "I volontari fanno i cancelli alle manifestazioni (sorvegliano le strade chiuse con le transenne, ndr) liberando di fatto il nostro personale". 

Il progetto delle sentinelle che sorvegliano la città è dunque destinato a continuare: "Andiamo avanti - ha concluso Stefanelli - i volontari hanno fatto anche vari corsi di formazione, sul rispetto dell'ambiente, sulla protezione civile, sulla sicurezza e sui rischi che si corrono a fare attività di vigilanza". Per il servizio il Comune stanzia dei rimborsi spesa per le associazioni convenzionate.