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Una sala operatoria per la Misericordia

La stanza sarà allestita nel poliambulatorio e permetterà interventi di chirurgia ambulatoriale. Bilancio 2015 in perdita a causa dei furti

Emanuele Lombardo Carlo Macaluso Renato Lemmi e Carlo Lemmi

Una sala operatoria nei locali del poliambulatorio San Giuseppe, gestito dalla cooperativa Stefano Corte per la Misericordia di Pontedera, potrebbe vedere la luce e accogliere i primi pazienti entro la fine dell'anno: iter autorizzativo permettendo. I lavori, invece, partiranno già la settimana prossima. Una notizia resa nota in sede di conferenza per la presentazione del bilancio sociale 2015.

"Nel giro di sette giorni dovrebbero partire i lavori per la ristrutturazione del poliambulatorio - ha dichiarato Carlo Macaluso della cooperativa Stefano Corte. - Realizzeremo una sala per la chirurgia ambulatoriale, per tutti quegli interventi più semplici, con dimissione in poche ore, e per la chirurgia di giorno, che prevede la presenza di attrezzature per anestesia".

Un'innovazione che va ad aggiungersi al recente acquisto di due nuovi mezzi di soccorso (uno già inaugurato, il secondo arriverà a ottobre) per un'investimento di circa 100mila euro.

La scelta di aprire alle operazioni chirurgiche si affianca a una proposta lanciata dai responsabili della cooperativa e della Misericordia all'azienda ospedaliera: "Siamo disponibili a stipulare una tariffa equiparata al ticket - ha dichiarato Carlo Macaluso -  grazie a un accordo bilaterale per ridurre i tempi di attesa attraverso l'utilizzo del cup dell'azienda Usl. Stiamo inoltre cercando di definire da dove arriveranno i soldi per sostenere gli interventi qualora l'accordo andasse in porto".

Sulla proposta sembra esserci convergenza d'intenti sia da parte della Regione che dei protagonisti del settore (i medici specialisti); ma reperire le risorse non sembra un'impresa semplice. Poi c'è il nodo degli esenti ticket su cui deve essere ancora trovata un'intesa: "Stiamo valutando la possibilità di inserire delle visite gratuite ma le trattative sono ancora in atto" ha spiegato Macaluso.

Il bilancio 2015 della Misericordia, nonostante gli sforzi, si è chiuso con una perdita di circa 47mila euro: "Il deficit è dovuto a oneri straordinari - ha spiegato il governatore Renato Lemmi. - In quell'anno abbiamo subito un paio di furti di rame al cimitero. con danni e costi per circa 40mila euro. Senza questi furti sarebbe stato un anno buono, quasi in pareggio. C'è da sottolineare che il bilancio soffre di una situazione generale di crisi: dal 2013 non riceviamo più contributi straordinari dalle istituzioni".