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Una rotatoria per l'incrocio mortale

Dopo l'incidente che è costato la vita a un uomo di 63 anni la richiesta torna attuale. Franconi: "L'opera è nel piano triennale e c'è il mutuo"

L'idea era già stata sollevata, l'Amministrazione si era mossa, c'erano state dichiarazioni d'intenti e concrete azioni politiche; ma per ora l'incrocio fatale, quello tra viale Europa e via del Romito, resta lì dov'è, senza semaforo o autovelox a regolare un rischiosissimo flusso ad alta velocità. Sarà dunque necessario prestare ancora attenzione, e portare pazienza, perché a rallentare ogni possibile intervento c'è il patto di stabilità, come spiega l'assessore all'urbanistica di Pontedera Matteo Franconi.

L'ultimo incidente è costato la vita a un uomo di 63 anni residente a Vinci, impiegato alla Comet di Pontedera. Lo scontro mortale è avvenuto intorno alle 17: l'uomo, a bordo del suo scooter, è rimasto vittima di un brutale impatto contro un'Audi. Il conducente dell'automobile oggi è indagato per omicidio colposo. Il fatto di cronaca è circolato subito attraverso i social, dove i cittadini si sono scatenati nell'invocare una modifica alla viabilità con l'inserimento di una rotatoria per evitare nuove tragedie.

"La rotatoria era già stata inserita nel piano delle opere pubbliche, ed è presente in quello per il 2016-2019 - spiega Franconi. - Avevamo individuato la priorità di un intervento già nel 2014 e oggi ricordiamo che è stato aperto un mutuo di 260mila euro per realizzarla". L'Amministrazione vorrebbe avviare il cantiere il prima possibile, ma ci sono degli iter ben precisi da seguire. Il primo ostacolo è appunto il patto di stabilità: "Dobbiamo attendere le direttive della finanziaria 2016 per calcolare quanto potremo spendere e quindi pianificare gli interventi - precisa Franconi. - Speriamo di poterci fare un'idea all'inizio dell'anno".

Sui social non sono mancate le critiche all'operato dell'Amministrazione. "Nel 2014 abbiamo avuto un'emergenza acqua - ribatte Franconi - e nel 2015 abbiamo investito oltre 700mila euro per mettere in sicurezza il settore idrogeologico. Esistono delle priorità e cerchiamo di risolverle nel rispetto della legge. Vorremmo ribadire che spesso, pur essendoci, i soldi non possono essere spesi: nel 2015 l'Amministrazione non ha potuto investire circa un milione di euro a causa del patto di stabilità. Quei soldi sono stati usati per ripianare parte del vecchio debito".